«Treviglio è una squadra organizzata. Ci aspetta una battaglia molto difficile ». Riccardo Castelli conosce bene il PalaFacchetti. A Treviglio, prima tappa esterna della stagione dell’Enegan, infatti ha disputato una parte della stagione 2010- 2011. In quella Co.Mark aveva come compagno di squadra Tommaso Marino. Il playmaker senese è il filo conduttore che lega il passato e il presente di Treviglio. «Hanno una grande tradizione – analizza Castelli -. Conosco tutti i giocatori per averli affrontati in tante partite. In particolare Marino. Un vero leader».
A proposito di leadership, la partita vinta conMatera ha dato proprio l’impressione che Castelli stia diventando un punto di riferimento nello scacchiere di Giordani. Al di là dei 26 punti, l’ala piemontese ha impressionato per l’aggressività che sa mettere in ogni aspetto del gioco. Per Castelli è questione di fiducia: «Domenica ho vissuto delle belle emozioni – confessa -. Sono felice della mia prestazione e soprattutto del risultato. Sento la fiducia di Giordani. La percepisco da quando ci siamo sentiti per la prima volta questa estate, dalle prime amichevoli. Cerco di ricambiarla con il massimo impegno in ogni allenamento e partita». La crescita di Castelli è iniziata dalla scorsa stagione, vissuta fra Agrigento e Recanati: «L’esperienza dello scorso anno mi è servita molto. Sono riuscito ad avere un impatto significativo. Un impatto che credo di meritare».
Si torna a parlare di nuovo di Treviglio. «Se Marino è il suo leader – chiude – noi però abbiamo Alex (Simoncelli ndr), che gli darà filo da torcere. Sarà un duello importante fra loro due. Corsa ed energia sono due armi importantissime per cercare di vincere. A Ravenna hanno fatto tanta zona e tenuto ritmi bassi. Il miglior modo per attaccare questo loromodo di giocare è cercare di difendere forte per poi correre il più possibile».
fonte: Giampaolo Marchini – La Nazione