Primo giorno molto intenso quello che ha vissuto Brandon Wood da Kokomo ha fatto il suo sbarco a Firenze.
Wood ha sorriso ai primi scatti e ha subito spalancato gli occhi di fronte al panorama di Firenze. «Avevo visto delle foto della città sui libri delle elementari – dice Wood affacciandosi al Piazzale Michelangelo – Mi immaginavo una città bella ed affascinante. Beh, questo panorama è fantastico, non vedo l’ora di visitarla».
Ponte Vecchio in lontananza, il Duomo, Santa Croce. «Quello è the old bridge – prosegue Wood -. Ci sono tante cose da fare qua in città ne sono sicuro. Non voglio fast food. Voglio mangiare italiano». Primo pasto al ristorante Affrico e ha concluso «Grandi sensazioni nell’arrivare qua – ha chiuso Wood -. Non vedo l’ora di iniziare a giocare a basket con la mia nuova squadra».
Nonostante un volo lungo ed un po’ di stanchezza, Wood ha voluto prendere subito contatto con i nuovi compagni di squadra. Così, scaricate le valige nel suo nuovo appartamento, c’è stato subito il primo allenamento al Filarete. Seduta di scarico,, stretching con il preparatore Santucci, poi primi palleggi e tiri in compagnia di Swanston, con cui il feeling è sembrato subito istantaneo. Più impostato e tecnico il ragionatore Wood, più istintivo, reattivo e funambolico Swanston: i due ragazzi hanno quello che serve per entusiasmare Firenze.
come anticipato la squadra è stat chiusa dal giovane classe ’92 Luca Schiano. Lo scorso anno a Bottegone in DNC, l’ala di Orbetello sarà il quarto lungo della squadra. Si attende l’ufficialità, ma l’Enegan può dirsi già completa.
@fabio_berns
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