I numeri non sono tutto, ma nella pallacanestro spiegano molto. Ecco perché dietro la tanto preziosa quanto brillante vittoria della Brandini ci sono motivi tecnici ben definiti. Proviamo a chiarire con alcuni esempi.
I singoli. Stefano Rabaglietti: prime 11 partite aveva 15 punti di media con il 38% da 3. Nelle ultime cinque era a 12,6 con il 20% da 3 (7/35). Domenica ha chiuso con 15 punti e un ottimo 3/5 nelle triple. Stefano Spizzichini: sempre in doppia cifra nelle prime dieci partite. Quando Firenze aveva bilancio 7-4, lui viaggiava a 13,7+7,3 rimbalzi. Nelle ultime sei partite, quattro volte non è andato in doppia cifra. Nello 0-5 di Firenze, lui viaggiava a 9,2+8 rimbalzi. Ieri però tanto lavoro oscuro con 5 punti e 5 rimbalzi in 23’. Non ancora ai suoi livelli, ma in miglioramento.
Numeri di squadra. Firenze nelle prime 11 gare viaggiava a 78,3 di media. Sei volte è finita sopra 80 punti (aspetto decisivo per il gioco in velocità di coach Paolini), bilancio 5 vittorie e un ko. Nelle ultime 5 partite 65,6 punti di media. Calcolatrice alla mano, fa -12,7 punti segnati in meno a partita. Ieri la squadra ha segnato 72 punti e ha vinto.
Problema tiro da tre punti. Nelle ultime cinque gare (sconfitte) Rabaglietti ha tirato 7/35 e Casadei 7/33 che sommati fanno 14/68 (20%). Domenica il primo ha fatto 3/5 (60%) e Casadei 2/4 (50%).
La panchina. Nelle prime nove partite, le ‘riserve’ hanno prodotto 12,7 punti. Nelle ultime sette la soglia si è abbassata a 8,2 punti di media. Domenica di colpo il fatturato si è impennato a 14, con Sanna 9, il migliore.
Ecco perché la Brandini ha vinto.
fonte: Giampaolo Marchini – La Nazione