Nuova edizione dell’All Star Game di Firenze e ancora conferma sulla panchina dei Bianchi per coach Pippo Pescioli. Dopo una buona annata in C Gold con la Valdisieve è al timone in questo mese per costruire la nuova squadra che dal 13 al 16 luglio sarà impegnato nel difficile compito di riportare i Bianchi in finale, dopo i risultati raggiunti lo scorso anno.
Sarà difficile migliorarsi rispetto all’edizione del 2016?
“Arriverò alla quattro giorni con lo spirito vincente come sempre. Non è difficile migliorarsi, è prioritario migliorarsi: dobbiamo vincere il torneo quest’anno. Punto”.
Se non fosse arrivata la conferma come coach dei Bianchi avresti percorso la strada di Zanardo e saresti sceso in campo?
“Il fisico purtroppo non me lo permette più, credo che sarei stato tra gli ultras della curva dei Bianchi”.
Cherici e Udom furono gli assi nella manica, quest’anno stai già vagliando gli iscritti?
“Tutti gli iscritti mi sembrano fortissimi oltre al fatto di essere veramente tanti. Purtroppo dovrò fare seriamente un lavoro di cernita ed arrivare ai fatidici 12 che dovranno obbligatoriamente vincere il torneo al Piazzale. Comunque ho visto qualche nome nuovo ed interessante”.
Hai esperienza in più anche con la zona food dell’ASG, quali saranno le prime tappe per il cibo una volta alla cittadella?
“Sinceramente le visiterò tutte perché tutte saranno fondamentali. Senza farsi mancare niente, non farò distinzioni perché sono per la par condicio”.
Infine, una visuale sulla Firenze della pallacanestro di quest’anno, come si arriva all’All Star Game 2017?
“Sicuramente l’All Star Game è un’immagine più che positiva della Firenze cestistica; quello che abbiamo fatto lo scorso anno rimarrà impresso come le gesta di JJ Anderson negli anni ’80, gli anni ’10 del duemila saranno ricordati come quelli dell’All Star Game. In generale vedo molto futuro: è intrigante la collaborazione Fiorentina-Sancat, uno dei settori giovanili migliori della zona di Firenze (come Pino, Legnaia, Laurenziana), oltre al fatto che la Fiorentina sembra aver voglia di investire. Il Pino Dragons ha comunque fatto un buon campionato e per un pelo non è arrivata la salvezza, ma per come erano andate le prime giornate ha fatto un mezzo miracolo lanciando tanti fiorentini (da Goretti, a Passoni, Filippi, Marotta). In serie C noi della Valdisieve abbiamo fatto bene anche se avevamo potenzialità per qualcosa in più, abbiamo comunque vinto la Coppa Toscana. Miracolosa invece Legnaia che con poco e con tanti suoi giocatori sta facendo bene al basket e ai giovani. E’ mancata la ciliegina sulla torta che sarebbe stata la promozione della Laurenziana di Paoletti. L’importante però è lavorare così, c’è un buon settore giovanile, organizzazione delle prime squadre e passione degli amanti del basket”.