C’è tanto Lorenzo Galmarini nella risalita dell’Enic Firenze. Dopo le dieci sconfitte consecutive di inizio stagione, la retrocessione diretta del Pino sembrava ormai cosa fatta. In casa biancorossa invece si è continuato a credere nella rimonta. E così, nelle ultime 11 giornate, sono arrivate 7 vittorie. L’ultima, sabato scorso contro Oleggio, ha consentivo all’Enic di agganciare proprio Oleggio e Domodossola e – complici gli scontri diretti favorevoli con entrambe – di abbandonare
per la prima volta l’ultimo posto.
La strada per la salvezza è ancora bella lunga, ma con un Galmarini così tutto è possibile. Il lungo del ’95, insieme all’arrivo di Giovanni Rugolo, è il segreto del prepotente rientro nella corsa salvezza della squadra di Salvetti. Nelle ultime undici giornate infatti Galmarini viaggia a 16,1 punti di media, con anche 8,6 rimbalzi a partita. Un contributo essenziale nel gioco dell’Enic, che non può prescindere dalla sua presenza in area. «La svolta è arrivata con l’arrivo di Rugolo – sottolinea Galmarini -. Ci ha dato sicurezza e tolto lo stress di un avvio tremendo. La squadra adesso è più tranquilla, sa da chi andare nei momenti più difficili. Tutto il gioco è migliorato. Le mie cifre sono frutto del gioco di squadra. So farmi trovare pronto sotto canestro».
I play-out adesso sono diventati un obiettivo abbordabile per l’Enic, che non deve però abbassare la guardia. Il prossimo ostacolo che si porrà di fronte a Magini e compagni sarà l’Allmag Moncalieri, capolista (in coabitazione con Omegna) del girone A. Una partita sulla carta fuori portata, ma che il Pino affronterà con una nuova consapevolezza: quella di essere davvero pronto per giocarsi la salvezza.
da La Nazione