Giunge al termine la telenovela estiva per la riammissione in A2 della Virtus Roma. La squadra capitolina era stata infatti estromessa dal secondo campionato nazionale italiano per un un ritardo nel pagamento della prima rata di iscrizione al campionato, che anziché il 7 luglio aveva depositato i soldi l’8.
Dopo che anche La Corte Federale aveva respinto l’appello della squadra dell’ingegner Toti che solo un anno fa si era auto-retrocessa dalla A, rimanevano in pole-position Matera (retrocessa di A2 questa’anno) e Montegranaro (prima di B tra quelle non promosse) per prendere il suo posto.
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L’ultima chance per la Virtus era proprio il CONI, La Prima Sezione del Collegio di Garanzia dello Sport, che nella giornata odierna ha discusso e accolto il ricorso della Virtus Roma.
Sorgono però adesso delle problematiche, innanzitutto perché la società Olimpia Matera ha profuso e richiesto ai tifosi grossi sforzi per mettersi in regola con il budget ed essere ripescata in A2; come già più volte era stato comunicato nei suoi canali ufficiali e non è ben chiaro adesso che campionato disputerà.
Inoltre, come Marco Pagliariccio puntualizzava in un suo tweet, questa sentenza crea un precedente a cui nei prossimi anni le società potranno appellarsi, ovvero il CONI che smentisce la FIP. Non risulta neanche chiaro perché a Matera sia stato concesso quasi un mese di tempo per regolarizzare un’iscrizione in A2 (sebbene in conferenza stampa sia stato ribadito la mancanza ancora di liquidità) cui mancava l’ufficialità solo della FIP, mentre le 15 ore di ritardo di Roma le erano state fatali.
Infine la Poderosa Montegranaro aggiunge ulteriori interrogativi, domandandosi su Facebook quale sarà la serie di Matera, se tornerà in B nel girone D, o se verrà invece ampliato a 17 squadre il girone Ovest della serie A2.