Tredici vittorie e nove sconfitte. È stato questo il bilancio del cammino in regular season della Cantini Lorano Legnaia. Numeri che da soli evidenziano il potenziale ed allo stesso tempo la discontinuità dei gialloblu. In virtù del 7° posto in stagione regolare Legnaia è approdata al girone di qualificazione, con la possibilità di giocarsi la promozione in C Gold.
Partirà però molto indietro nella seconda fase, appaiata all’ultimo posto con 4 punti con altre tre squadre, ma indietro di solo due punti al quarto posto che qualifica alla C Gold 2016/2017. Per l’Olimpia Legnaia la vera sfida inizia adesso e potrà affrontarla sapendo di contare sull’ottimo momento di forma del duo formato da Marco Zani e Cosimo Fontani. Nelle ultime 8 partite Zani ha viaggiato ad oltre 20 punti di media mentre Fontani intorno ai 17 a sera (e il season-high di 30 punti contro Siena all’ultima partita di regular season). La squadra in questo periodo ha avuto un record di 6 vinte e 2 perse, indicativo della loro importanza. Per Riccardo Zanardo non è però il momento di fare calcoli né soffermarsi sui numeri: “Ci sono 8 partite da giocare, una più difficile dell’altra”.
Partendo dalla prima fase, siete soddisfatti della stagione regolare?
“Personalmente no. Soddisfatto per la prima esperienza da capo allenatore, ma potevamo obiettivamente fare di più. Siamo partiti bene, poi un calo e gli infortuni ci hanno limitato tanto: inizia ora la nostra stagione”.
A fronte di un ottimo roster speravate di piazzarvi meglio in regular season? C’è qualche sconfitta che le brucia particolarmente?
“Con i nomi si va da poche parti, ci vuole tempo per mettere insieme i giocatori e costruire qualcosa. All’inizio c’era entusiasmo, poi subito dopo, con le prime sconfitte, sono usciti fuori i problemi. Alla lunga però il lavoro paga e la voglia dei ragazzi ha fatto la differenza. Tutti ci abbiamo creduto tantissimo, tanto che in fondo siamo riusciti a rimettere le cose a posto, forse tardi, ma meglio tardi che mai. La sconfitta che brucia è quella in casa contro Castelfiorentino, quando avevamo due liberi per vincerla. Ci metto anche le disattenzioni nelle trasferte di San Giovanni Valdarno e Pontassieve e lo scontro in casa contro Livorno”.
Per la prossima fase quale sarà il vostro approccio? Ci sono tutte le possibilità per riuscire a strappare il pass per la C Gold?
“Le possibilità esistono sempre, sta a noi saperle sfruttare al meglio. La classifica ci penalizza, questo è vero, ma il gruppo è forte e ha voglia di fare bene. Tutti noi daremo il massimo, buttandosi su tutti i palloni e lottando fino alla fine, come da spirito Legnaia. Sarà dura, ma noi ci siamo”.
Nell’altra nostra intervista, coach Pescioli ritiene che la squadra da temere in questa fase sia Empoli, che sarà anche la vostra prima avversaria. Quale squadra la impensierisce di più?
“Empoli è una corazzata, che come noi forse sperava di fare di più. Quella di sabato sarà una bella partita. Personalmente faccio i complimenti a Montale di coach Laluna, uomo e allenatore che stimo tantissimo, e credo che abbia senza dubbio fatto un ottimo lavoro. Non sottovalutiamo nessuno, non siamo nella posizione di poterlo fare. Altopascio non molla un centimetro e Pielle in casa ha un cammino quasi perfetto. Sono tutte ottime squadre”.
Contento di quello che hanno espresso i giocatori nella prima parte di stagione?
“Contentissimo, anche se si poteva fare di più. I ragazzi mi hanno seguito da subito e si sono messi a disposizione, con alti e bassi, certo, ma sempre con grande professionalità e rispetto. Ci hanno messo un po’ per conoscersi, ma ora che le cose nello spogliatoio vanno meglio, spero di vedere la vera Legnaia”.
Che progetti ha per il futuro?
“Per il futuro imminente ho 8 partite da giocare, una più difficile dell’altra, poi vorrei andare al mare, sotto il sole rendo al meglio. A parte gli scherzi, spero di rimanere a Legnaia, dove il presidente Masi ha creduto in me, un ragazzo alle prime armi, ma con voglia e ancora tanta strada da fare. Spero che la fiducia nei miei confronti continui. Io sto bene qua”.
Infine uno sguardo al panorama cestistico fiorentino. Qual è il pensiero di coach Zanardo su questa annata cestistica 2015/16 per Firenze e dintorni?
“Si può fare di più. Tutti pensano sempre al loro orticello, e questo è il limite della città: ho la speranza di una Firenze Basket City un giorno, ma sarà durissima. La realtà Fiorentina in serie B mi sembra abbia buoni propositi, ma su che basi si fonda? Coach Salieri ha fatto un lavoro super, mettendo insieme un gruppo nuovissimo, e portandolo a giocare con voglia ed entusiasmo… ma il futuro qual è? Il Pino quest’anno ha senza dubbio fatto una grande stagione, mettendo in mostra giovani dimenticati ma giustamente rivalorizzati. Spero per loro che continuino così. Valdisieve si dimostra sempre competitiva a livello senior, ma forse è un po’ deficitaria sul settore giovanile. Mi piacerebbe un giorno vedere la seria A al Mandela, o addirittura essere dentro lo staff anche solo a riempire le borracce o a passare la palla ai giocatori, per imparare e crescere come allenatore e per vedere il movimento salire di categoria. Un giovane allenatore a Firenze ha poche possibilità di crescita se non attraverso la sua motivazione e le sue forze. Io continuo a lavorare duro. La speranza è l’ultima a morire”.