Niente affare tra Santarcangelo e Rieti

Le due compagini alla fine non si sono trovate e il trasferimento del titolo sportivo da Santarcangelo di Romagna a Rieti non si e’ concretizzato. Adesso si dovrebbe decidere a breve se lasciare la DNA a 19 oppure ripescare la Virtus Siena, squadre con budget limitatissimo che probabilmente giocherebbe con le giovanili.

Doveva essere il ‘viaggio della speranza’, si è trasformato invece in una lunga, estenuante trasferta che non ha portato a nulla di buono, anzi che ha sancito la fine di quell’accordo nato settimane fa, il trasferimento di sede da Santarcangelo a Rieti, con la squadra laziale che avrebbe così potuto prendere parte a quella Dna che gli Angels avevano difeso sul campo nella scorsa primavera. Ma tutto è andato a monte. E stavolta non ci saranno più rinvii, slittamenti, prese di tempo. D’altronde il presidente del club clementino, Maurizio Fabbri, aveva dato un ultimatum ai sabini, ma il risultato non è stato quello sperato. «Assolutamente no, è stato un fulmine a ciel sereno – attacca il patron della pallacanestro santarcangiolese, che è sceso a Rieti insieme a ‘Paolino’ Carasso e al commercialista –. Siamo arrivati nella mattinata e ci hanno tenuti lì fino a metà pomeriggio, per dirci poi che non se ne faceva più niente. Come motivazione hanno detto che non avevano squadre giovanili, mah…», è perplesso Fabbri, che da questa vicenda si aspettava ben altro epilogo. «Sono molto arrabbiato – ammette –. Fino a domenica ogni cosa sembrava a posto, poi è cambiato tutto».Ma che succede, adesso? «Niente, rinunciamo chiaramente alla Dna e le conseguenze del caso le pagheranno loro (sono infatti previste multe e pure salate, ndr). A Rieti sanno di avere sbagliato, prima o poi ci metteremo d’accordo. E’ andata così, è inutile fasciarsi la testa..», prova a prenderla con filosofia Fabbri, che fa sempre leva sugli accordi sottoscritti con i sabini per questo trasferimento che poi non si è concretizzato. Per il numero 1 degli Angels si apre così una delicata ‘battaglia del grano’, poiché il presidente vorrà naturalmente cercare di incassare quanto pattuito dai sabini. «Dobbiamo restare calmi e tranquilli, ci sono da chiudere alcune cose con loro, vanno risolti dei problemi…», si limita ad aggiungere Fabbri, che già pregustava forme di collaborazione con la Sebastiani Rieti, giocatori in uscita dalla ‘cantera’ degli Angels che si sarebbero potuti fare le ossa nella compagine laziale. Ma adesso è sfumato veramente tutto, non ci sono più appigli per riallacciare il discorso. alb.cresc.

FONTE: Il Resto del Carlino

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