Il tutto procede come anticipato nei giorni scorsi, quando fu rilevato che, a ben 40 giorni dalla sentenza della Corte Federale che autorizzò il trasferimento del club romagnolo in Sabina, non era ancora stata comunicata alcuna rinuncia definitiva al campionato di Dna e che, quindi, gli ex Angels 2011 continuassero a meditare di giocare al PalaSojourner. Naturalmente, a rendere così lunga e problematica la decisione c’era una lunga serie di considerazioni riguardo all’ambiente sfavorevole venutosi a creare a Rieti dopo la (sostanzialmente inutile), opposizione da parte del sindacato giocatori Giba. Più volte, tra Rieti e Rimini, le parti sono state sul punto di arrendersi, ma poi, per provare a salvaguardare progetto e investimento, tale scelta è stata ripetutamente rimandata.
L’ultima idea era quella di disputare la Dna con un squadra di giovani che si allenasse a Santarcangelo per venire a giocare solo le gare interne a Rieti, mentre recentemente è balenata l’idea di puntellare tale formazione con almeno un paio dei molti veterani ancora a spasso, per provare a ottenere salvezza e qualificazione alla lega Silver del 2013/14.Su tutti questi aspetti, nei giorni scorsi si è riflettuto molto tra Rieti e Santarcangelo, anche in un recente incontro tra le parti: «Non è stato ancora deciso alcunché – precisa Carmine Rinaldi, rompendo un silenzio che durava da settimane. – Prima di operare una qualsiasi scelta, abbiamo riflettuto a lungo su pro e contro. Credo che tra domani – oggi, ndr – e dopodomani, avremo le idee più chiare. Sia in senso positivo che negativo. Per ora, non posso dire di più». Se questa operazione, bendati e senza rete, andasse in porto è probabile che già coach e qualche giocatore sia stato opzionato. Non resta che aspettare.
FONTE: Luigi Ricci – Il Messaggero
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