Il commento di Attilio Caja al termine della partita contro Chieti che ha segnato la retrocessione in DNB dell’Enegan Firenze: “Mi dispiace per la società, per tutte le persone che collaborano e che hanno messo me ed i giocatori nelle migliori condizioni per lavorare. Purtroppo nella valutazione dei giocatori sono stati fatti degli errori e, nel momento del dunque, questi errori sono saltati fuori. Ha influito anche la sfortuna e gli infortuni, che nel momento più critico della stagione hanno pesato molto. Giocare senza Simoncelli e Rancic ci ha messo in grande difficoltà. C’è tanto dispiacere, perché la società ha provato in tutti i modi a cambiare l’inerzia di questo campionato. Il rammarico più grande riguarda i giocatori stranieri: sono stati il disastro della nostra annata. Tutto è culminato nella prestazione di questa sera di Young, che ha disputato una partita al limite dell’ufficio inchieste. Severini, Castelli ed i lunghi hanno dato, ma gli esterni sono quelli che hanno in mano le chiavi tecniche della squadra. E, come spesso successo in stagione, hanno bucato. La gestione nella ripresa di Young è stata devastante per noi, così come la percentuale da tre punti di Chieti. Questi due fattori, insieme al contributo della loro panchina, hanno inciso tantissimo. Abbiamo provato anche con due giri di zona per provare a togliere ritmo a Chieti, ma non c’è stato modo arginare la loro fiducia. Vedendo Chieti segnare sempre, le nostre qualità caratteriali sono mancate. Ci è mancato per tutta la stagione un leader, un giocatore che ci impedisse di scioglierci nei momenti di difficoltà. Come si riparte da una stagione così? E’ un momento difficile. Adesso puoi avere solo pensieri negativi. Dobbiamo raffreddare tutto e valutare se c’è qualcuno che possono aiutare le persone che spingono per la pallacanestro a Firenze. La società veniva da una annata molto positiva, ci può stare un’annata negativa. In questa società c’è una intelligenza importante per far sì che gli errori fatti, in futuro non siano ripetuti”.