Dieci punti per completare una grande rimonta. Uno dei protagonisti della vittoria dell’Enegan su Omegna è stato Kyle Swanston. L’ala di Spring Hill ha scelto l’occasione più importante per trovare la prima doppia cifra al Mandela Forum, un impianto che fino a domenica scorsa non gli aveva portato molta fortuna. Swanston, cifre alla mano, si esprime infatti molto meglio in trasferta. Con Omegna ‘KS4’ ha recitato il ruolo di protagonista nel quarto finale: due bombe, un jumper dai blocchi e i liberi della staffa. Dieci dei diciotto punti finali quando più contava. «Mi sento sempre in grado di prendermi tiri importanti – dice Swanston -. Non mi sottraggo mai dalle responsabilità. Continuerò sempre a tirare perchè questo è il mio lavoro. Se ho fiducia so di essere pericoloso».
Quella con Omegna però per l’Enegan è stata una vittoria di squadra. Al di là di Swanston, l’eccellente ripresa della squadra di Caja è stato il frutto di uno sforzo collettivo. «Ogni settimana ci prepariamo molto bene – prosegue -. Non c’è settimana dove non abbiamo lavorato forte per ottenere la vittoria. Questa volta ci abbiamo messo un po’ più di entusiasmo e ci abbiamo creduto un po’ di più per prenderci questi due punti. Abbiamo giocato una ripresa da squadra vera. I nostri tifosi ci hanno dato una grossa mano nel completare la rimonta».
La svolta? Sentite Swanston… «E’ arrivata negli spogliatoi. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo parlati con franchezza. Ci siamo detti che non avevamo niente da perdere e che eravamo chiamati a dare tutto quello che avevamo dentro. Ci siamo affidati ad Alex (Simoncelli, ndr) e lui è stato super nel rimetterci in partita». Super sono stati anche Castelli, Rancic e… Conti. «Non so che discussione abbia visto protagonista Franz -confessa Swanston -. Non so cosa sia successo. So per certo che gli siamo stati vicini. Negli spogliatoi gli ho chiesto di rimanere concentrato e giocare duro. Abbiamo bisogno del contributo di tutti per vincere. Lui mi ha detto che avrebbe giocato per noi: lo ha fatto alla grande. Il resto lo ha fatto la fiducia».
Fiducia, una parola magica per tutta l’Enegan. «Voglio guardare alle prossime otto gare con tanta fiducia. Non meritiamo il penultimo posto. Vogliamo dimostrarlo sul campo. Già da domenica a Ravenna».
fonte: La Nazione – Giampaolo Marchini