Soddisfatto Caja: “Abbiamo avuto la faccia giusta – inizia il tecnico pavese – In allenamento abbiamo pensato più a sistemare la testa che alla tecnica, dovevano avere più energia e convizione e tutti, a partire dalla società con Luca Giotti e Michele Pierguidi, abbiamo lavorato in quella direzione. Tutti i giocatori hanno risposto positivamente quindi si meritano i complimenti”. “Abbiamo dimostrato di essere vivi – continua Caja – di non meritare la classifica che abbiamo”. Rancic fin dall’inizio era stato indicato come un possibile leader della squadra e con Lucca sembra averlo capito “Ho visto ottime cose da Damir – conferma il coach biancoceleste – ma vogliamo di più da lui, più temperamento. Tutti hanno fiducia in lui, società, compagni e allenatore. Ma stasera è stata una partita di squadra, di Simoncelli che ha giocato bene, di Swanston che si è fatto una puntura prima della palla a due, di Severini, partito in quintetto per quello che fa vedere in allenamento, di tutti insomma, anche di Cucco che pur non giocando in panchina aveva la faccia giusta”. “Per salvarsi – conclude Caja – bisogna continuare a giocare così”.
Arrabbiatissimo il coach lucchese Matteo Mecacci: “Purtroppo questa è stata una fotocopia sbiadita della partita di quattro giorni fa a Treviglio. Per la prima volta in stagione sono deluso dalla mia squadra, ma allo stesso tempo riconosco che così non si può continuare così. Io come allenatore mi assumo oggi le responsabilità per questa prestazione sollevandone il gruppo. “Ma i giocatori – aggiunge l’allenatore biancorosso – devono forzatamente capire che in campo ci sono loro, con il loro talento, l’orgoglio e la dignità”. Senza Parente Lucca è sicuramente un’altra squadra “Io per primo devo capire che non siamo più la stessa cosa di prima. Senza Davide ci mancano punti di riferimento e quindi dobbiamo cambiare non solo modo di giocare ma anche modo di prenderci responsabilità e decisioni. Non è un caso se oggi Firenze ha vinto la partita, come aveva già fatto Treviglio, togliendoci il gioco campo aperto e non facendoci correre. Come allenatore devo essere bravo a sbloccare la squadra nel più breve tempo possibile e se non cambiamo atteggiamento rischiamo di vanificare quanto di buono abbiamo fatto fino a 10 giorni fa. Si può perdere ma non si può perdere in questo modo per la seconda volta di fila”.
fonte: toscanabasketlive.it