Il perimetro degli “sport amatoriali” che il Governo sta pensando di fermare con il nuovo DPCM, secondo quanto riporta Superbasket.it, dovrebbe riguardare soltanto le partite tra amici non organizzate sotto l’egida di federazioni affiliate al CONI ed enti di promozione sportiva.
In pratica tutto ciò che è legato ad un protocollo, come l’attività FIP per i campionati nazionali (che prevedono test sierologici e tamponi prima dell’inizio dell’attività agonistica) e i campionati regionali senior e giovanili oltre al Minibasket (per i quali vige il principio dell’autocertificazione) non dovrebbe essere al momento coinvolto nella stretta che le istituzioni e il CTS stanno mettendo a punto.
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L’attività amatoriale in senso letterale è quella non gestita dalle Federazioni, in attesa di chiarezza – oggi incontro tra il Ministro della Salute e il CTS, domani con le Regioni prima del varo del DPCM che dovrebbe entrare in vigore da martedì – sembra comunque prevalere l’interpretazione più estensiva. In pratica si bloccherebbe lo sport non praticato da tesserati, garantendo la prosecuzione dell’attività per i campionati organizzati dalle varie federazioni.
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