«E’ stata una domenica di grandi emozioni. Sono contento per la vittoria. Ci dà grande fiducia per proseguire il cammino». Luca Giotti è presente alla ripresa degli allenamenti dell’Enegan Firenze. Tutti a disposizione di Gabriele Giordani. Ne esce un allenamento di buona qualità. Una novità rispetto a quanto accaduto nelle ultime settimane, condite da tanti contrattempi di natura fisica. Nonostante questo l’Enegan ha confezionato un esordio con i fiocchi, di fronte ad un Mandela Forum caloroso. Vittoria e pubblico entusiasta: cocktail gustosissimo, anche per l’amministratore delegato dell’Affrico Basket Firenze: «E’ stato svolto un grande lavoro, dentro e fuori dal campo – attacca Luca Giotti -. Vincere una partita così tirata, contro un avversario quotato come Matera, rappresenta una bella iniezione di fiducia. Però è soltanto una vittoria. Non dobbiamo sentirci arrivati».
Giordani ha parlato di Enegan con un cuore. Giotti è d’accordo: «Giordani ha ragione. Questo è un gruppo fatto di persone per bene. Hanno dato una prima dimostrazione di compattezza. L’Enegan ha saputo reagire all’assenza di Conti, alle difficoltà incontrate nel preparare la partita. I giocatori si sono aiutati. Un bel segnale. Così come vedere il Mandela con tante famiglie e giovani. La cosa più bella è essere stato fermato in questi giorni da alcuni genitori che mi hanno detto che, per andare al mattino all’asilo, è stato difficile non fare mettere ai loro figli la maglietta celebrativa che è stata distribuita al Mandela Forum».
Giotti spende una parola in particolare per Swanston: «Voglio citare Kyle, il suo atteggiamento. Non ha fatto canestro, ha chiuso con zero punti, ma si è messo a disposizione dei compagni. Lo scorso anno all’esordio chiuse con 43 punti. Questa volta è stato sfortunato, ma si è impegnato. In attacco arriveranno anche i suoi canestri. Non ho dubbi».
Treviglio, prima trasferta stagionale, è già all’orizzonte. «Dobbiamo recuperare gli acciaccati ed allenarci bene – chiude Giotti -. Treviglio è una squadra attrezzata e di grandi tradizione in categoria. Dobbiamo ripartire dalla determinazione vista con Matera. Una rondine non fa primavera. Il cammino è appena iniziato».
fonte: Giampaolo Marchini – La Nazione