Primo giorno a Firenze per Alex Simoncelli e Marco Pazzi. I primi due giocatori ad essere ufficializzati dall’Affrico Firenze sono stati accolti ieri mattina dalla dirigenza biancoceleste. L’amministratore delegato Luca Giotti, il diesse Massimo Fruschelli ed il coach Gabriele Giordani hanno dato il primo saluto alla coppia ex Castelletto Ticino, accolta alla stazione di Santa Maria Novella dal responsabile della logistica Emiliano Maffia.
La prima giornata fiorentina di Simoncelli e Pazzi è stata dedicata alle visite mediche di rito. Prima un passaggio all’Istituto Leonardo Da Vinci, poi visita al Centro Gianfortuna, che da questa stagione si occuperà della cura degli atleti dell’Affrico.
TANTO entusiasmo sia nella dirigenza biancoceleste che nelle parole dei due giocatori. A fare gli onori di casa Luca Giotti: «Non sono contento, sono stra-contento di vedere a Firenze i primi due giocatori del nuovo Affrico — dice il numero uno della società gigliata —. Simoncelli e Pazzi sono giocatori che abbiamo scelto con cura: rappresentano la spina dorsale della nostra squadra. Si conoscono bene e sono convinto che daranno un’identità vincente alla squadra».
ENTUSIASMO e ottimismo anche per Gabriele Giordani, la guida tecnica in tutte le scelte di mercato: «Conosco molto bene entrambi — dice il tecnico marchigiano —. Allenerò Pazzi e Simoncelli con grandissimo piacere. Nel ruolo di playmaker e di pivot non volevamo due giocatori qualsiasi, ma due certezze. E loro lo sono. Sono inoltre due uomini che hanno già giocato ad alti livelli con giocatori americani. Ci daranno una mano anche nella gestione di Wood e Swanston».
FIDUCIA e felicità. Ecco il volto dei nuovi biancocelesti: «Ho trovato una società organizzata ed attenta ai giocatori — ha spiegato Pazzi —. Con coach Giordani ci siamo sfidati tante volte. Mi ha chiesto di essere un uomo squadra. Sono pronto».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alex Simoncelli, già pronto per iniziare ad allenarsi: «Più di altre volte, quest’anno ho veramente voglia di iniziare a giocare — ammette Simoncelli —. Vengo da un’annata pesante a Castelletto, con troppi pensieri al di fuori del campo. Ho soprattutto voglia di divertirmi. Ho visto grande entusiasmo in società. Sono felice dell’accoglienza. Voglio vincere il più possibile per dare soddisfazione alla società ed al pubblico».
fonte: Giampaolo Marchini – La Nazione