Il salto sarà grande ma il Pino Dragons, ripescato dalla Promozione alla Dnc, non sarà solo e potrà contare sull’associazione Firenze per la Pallacanestro di cui sarà la punta dell’iceberg e principale vetrina. Dopo la non iscrizione della Pallacanestro Firenze sarà la società di Coverciano a rappresentare l’associazione nei campionati nazionali, una scelta nata dalla contingenza (palazzetto, giovanili, ecc) di dare continuità al lavoro svolto fin qui. Luca Borsetti, ex amministratore unico della Brandini in Dna e membro dell’associazione, è uno dei dirigenti che accompagnerà il Pino in questa avventura ed è stato intervistato da toscanabasketlive.it
La prima domanda è d ‘obbligo: la federazione ha inserito i Dragons nel girone veneto-friuliano, andiamo avanti o ci ripensiamo sul ripescaggio?
“Contenti sicuramente non siamo, ma guardando con attenzione la composizione del girone non è che sia molto diverso dal D (quello toscano per intendersi). Al posto delle marchigiane e di Gubbio abbiamo le venete e come chilometri suppergiù ci siamo. Il resto sono sì lontane, ma rispetto alla Legadue Silver abbiamo meno spese di gestione sportiva quindi nessun passo indietro. Il Pino farà la Dnc e avrà anche qualche stimolo in più contro avversari pressoché sconosciuti”
Che Pino sarà? Come squadra, come dirigenza, come coach?
“Prima cosa: i Dragons saranno espressione di Firenze per la Pallacanestro e dovranno identificarsi in questa realtà. Quindi il mantra sarà squadra giovane, fiorentina e biancorossa, colore della città e dell’associazione che prenderà il posto del biancoverde. Partiamo dal settore giovanile, compreso l’Under 19 Elite della Pallacanestro Firenze arrivata fino alle finali nazionali, e aggiungeremo giocatori fiorentini di categoria. Stiamo parlando con molti nostri ex tesserati (tra i più vicini ci dovrebbe essere Carlo Santomieri, l’anno scorso a Legnaia in C2, ma transitato nel Pool Firenze qualche stagione fa, ndr) per costruire questo mix tra esperienza e under”.
Tra i giovani della scorsa Under 19 il più interessante è sicuramente Lorenzo Galmarini che ha dimostrato di poter star in campo anche in Dna
“Galmarini in Dnc potrebbe giocare 35 minuti. Con lui ci vedremo la prossima settimana, parleremo di cosa vuole fare per trovare poi la soluzione migliore. La nostra intenzione è tenerlo con noi”.
Invece per la panchina cosa bolle in pentola?
“Al 99% sarà Lapo Salvetti a fare il coach, ma rimarrà tanto dello staff tecnico della scorsa Dna, così come per la parte dirigenziale. Lapo, pur alle prime armi come capo allenatore in una squadra senior, è stato importantissimo per Paolini la scorsa stagione, mostrando le caratteristiche giuste per il progetto Pino che abbiamo in mente. Se tutto va bene potrà contare anche su Riccardo Paludi come chioccia”.
Alla fine Borsetti ritorna ai fatti delle scorse settimane: “Sono, e siamo come dirigenza della Pallacanestro Firenze, stati accusati di tante cose, ma secondo me la nostra non iscrizione è stata un’operazione virtuosa. Tre cose mi preme sottolineare: con la nostra scelta abbiamo pensato al bilancio, a tenere vivo il settore giovanile e non ultimo a dare il via libera al ripescaggio dell’Affrico. Potevamo anche fare la Legadue, ma più che da tifosi abbiamo ragionato da capofamiglia. E la nostra famiglia è il basket a Firenze e l’associazione Firenze per la Pallacanestro”.
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