Voti e commenti alla stagione della Brandini 2012/13 che ha conquistato la salvezza senza post season come da obiettivo prefissato prima dell’inizio del campionato.
Il prossimo anno, come ormai tutti sanno, sarà Legadue Silver e le prossime settimane saranno decisive per la formazione del budget necessario.
Mattia Caroldi 7,5 – Un play di categoria, capace di guidare la squadra e prendersi la responsabilità quando serve. Il veneto ha portato diverse buone prestazioni a casa, anche se ha sofferto del calo generale della squadra di novembre e dicembre. Una sicurezza.
Stefano Rabaglietti 6 – La guardia fiorentina ha avuto una stagione in chiaro scuro che ha riscattato però nel finale. La sua mano educata ha sempre dato il meglio in attacco, mentre nell’altra metà del campo, i suoi pari, avevano troppe volte vita facile. In altalena.
Stefano Spizzichini 7 – Le statistiche del romano parlano chiaro e l’esperimento di farlo giocare anche lontano da canestro si può dire riuscito decretandolo come miglior under del roster gigliato. Dalla distanza ha avuto difficoltà, ma sotto canestro ha fatto la differenza in attacco e difesa. La strada è buona.
Daniele Casadei 8 – La punta di diamante di questa Brandini! Il giocatore che non ha più niente da dimostrare perchè sappiamo tutti che sui parquet di Dna è uno dei migliori in assoluto. La flessione della squadra nella stagione è coincisa con la sua, a causa di un infortunio al piede, un caso? Deus ex machina.
Andrea Capitanelli 6,5 – Il centro della Brandini ha avuto una stagione piuttosto costante seppure nel suo comportamento sempre sopra le righe. Certe volte ha messo in difficoltà Paolini ingarbugliando le rotazioni per i troppi falli, ma più volte ha tenuto testa agli avversari in attacco e in difesa, scaldando il Mandela. Necessario.
Massimiliano Sanna 7 – Da tanti anni a Firenze, è stato il sesto uomo che ha buttato in campo ad ogni partita, tanto agonismo e voglia di vincere. Un esempio per molti, sopratutto per le medie di gioco in relazione ai minuti giocati. Capitano o mio capitano.
Andrea Giampaoli 5 – Il giovane pesarese ha sofferto il recupero dal grave infortunio al ginocchio e non è mai stato incisivo in questa stagione, meglio nel finale di campionato ma lontano da quello della stagione precedente quando tutta la Brandini spinse forte sull’acceleratore. Non pervenuto.
Michele Magini 6 – Il fiorentino arrivato a stagione in corso ha dato il cambio al titolare Caroldi, svolgendo il suo compito in modo più che sufficiente in difesa ma poco coraggioso in attacco, dove forse poteva osare di più. Soldato Ryan.
Lorenzo Galamarini 6 – Il frutto del vivaio Pallacanestro Firenze ha dato inizialmente una buona impressione, facendo sperare molti, poi Paolini l’ha fatto uscire dalle rotazioni durante il periodo caldo della stagione. Buon potenziale per il classe ’95, ma ancora tutto da dimostrare. Fiducia.
Riccardo Paolini 7 – Un’annata non semplice per il coach, anche a livello personale, ma sudata e conquistata con la passione e la tenacia che lo contraddistingue. Ha tenuto lo spogliatoio anche in quei due mesi difficili per poi contribuire alla conquista della Legadue. Esperienza pura.
Dirigenza 7 – Il budget era quello che era in relazione alla tanto importante solidità economica, ma dal cilindro è uscito un mercato fatto di aggiustamenti ad un ottimo nocciolo duro: scelta azzeccata. Benissimo le organizzazioni di eventi a latere di alcune partite con Firenze che ha risposto riempiendo il palazzetto; in Legadue serve potenziare sicuramente questo aspetto. Il basket fatto con passione.
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