Una nuova impresa per il secondo posto. Sebastian Vico è tornato sul luogo del delitto ed ha mietuto una nuova vittima. Dopo Mirandola, Latina, domenica è stata la volta di Ferrara.
Il sorriso dell’esterno argentino merita di nuovo la prima pagina firmata Bawer Matera. Il colpo dopo due overtime al PalaCarife, se ce ne fosse ancora bisogno, certifica il secondo posto dell’Olimpia ed il suo Dna vincente. Altro passo in avanti, altra vittoria pesante, la ventesima di una stagione da incorniciare. Giovanni Benedetto, architetto del salto di qualità di tutta la realtà Olimpia Matera, ha parlato di piccolo capolavoro. Come sempre le parole del tecnico di Reggio Calabria inquadrano bene la questione ed esaltano lo spirito di un gruppo che ha ancora voglia di fare tanta strada. Anche perché tracciando il bilancio del successo in Emilia, pesa immensamente anche Marcello Cozzoli, non esattamente il primo violino della Bawer. Quel canestro da tre punti che è valso il 91-93 il buon Marcello da Brindisi se lo ricorderà per un bel po’. Un canestro decisivo per affrontare con serenità gli ultimi quattro impegni, dove quattro punti saranno (da raccogliere magari in casa contro Perugia e San Severo) saranno più che sufficienti per archiviare il traguardo del secondo posto.
Torino a lezione di fiorentino – La trentatreesima giornata ha reso pubblica in diretta televisiva il pessimo momento di Torino. Strapazzata, anzi umiliata al Mandela Forum di Firenze, la Manital dopo la semifinale di Coppa Italia persa contro Castelletto Ticino, è caduta tre volte di fila anche in campionato. Tre k.o. in trasferta, contro squadre non certo di alta classifica (Chieti, San Severo ed ora Firenze). Qualcosa si è inceppato nella squadra di Stefano Pillastrini. L’assenza di Claudio Tommasini, sicuramente una delle chiavi tattiche della PMS per come sa attaccare il canestro e gestire la squadra, non è una scusante sufficiente per lo spettacolo offerto a Firenze. Lenta, impacciata, con idee appannatissime in attacco, Torino adesso preoccupa. Al 15 aprile la Manital resta la favorita per la promozione, ma urgono dei miglioramenti che finora non si sono visti. Nel corso dei mesi Torino ha vinto tanto, ma non ha quasi mai dato l’impressione di aggiungere qualcosa al bagaglio tecnico e tattico. Le soluzioni sono tante, ma il potere di Torino (che ha fatto un richiamo atletico in vista dei play off) appare meno dominante rispetto a quello sbandierato prima della pausa per la Coppa Italia.
Corsa play off: l’aggiornamento – Nella lunghissima volata per due posti play off, aggiorniamo il racconto parlando di Casalpusterlengo e Castelletto Ticino. Per entrambe vittorie ed aggancio ad Agrigento L’Assigeco conferma di essere una squadra in missione: +33 a Bari e segnali di forza assoluti. Di segnale di forza dobbiamo parlare anche in tema Castelletto Ticino. Il confronto con Agrigento mette in grassetto la candidatura play off della SBS e riduce il carattere di quella della Moncada Solar, strapazzata da Ceron e presa a spallate da Pazzi (16+10 rimbalzi) e Ihedioha (13+13).
Corsa salvezza: l’aggiornamento – Turno perfetto per Firenze, la grande protagonista della trentatreesima. Il +30 a Torino ha del clamoroso. I due punti strappati alla capolista pareggiano gli harakiri che avevano portato alle sconfitte contro Recanati e Reggio Calabria. La Brandini, che si coccola un Caroldi vero leader ed un Casadei tornato fromboliere da venti di media, ha agganciato al nono posto Bari e Reggio Calabria, quest’ultima sconfitta a Recanati e risucchiata nella lotta per i play out. Tutte sconfitte le grandi inseguitrici, da Chieti a Ferrara. Tornano a sperare invece la già citata Recanati ed anche Mirandola. Situazione: sette squadre in due punti (da 28 a 26 punti). Due si salveranno, cinque faranno i play out. Per nuovi aggiornamenti, appuntamento a settimana prossima.