Punti, ma soprattutto tanti assist. Fabio Lovatti ci ha messo un paio di settimane ad adattarsi al mondo Affrico. Dopo quelle due settimane, smaltita l’influenza che lo ha accolto appena arrivato in città, ha iniziato a prendere in mano l’Enegan. Venerdì scorso a Montegranaro è stato semplicemente fantastico nel successo sulla Supernova che ha proiettato l’Affrico a due punti dal secondo posto.
Sorridente e sempre disponibile, Lovatti ci ha messo poco ad entrare nel gruppo ed a farsi apprezzare per le sue doti non solo tecniche, ma anche umane.
Avvio non facile – “Non è stato facile il mio impatto. Sono arrivato a Firenze e mi sono subito preso una bella influenza che mi ha fatto stare a letto per una settimana. Ci ho messo un po’ per rimettermi in condizione, ma adesso tutto va per il verso giusto. Non ero mai entrato in corso in una squadra. Devo ringraziare la società per come mi ha accolto, il coach ed i miei compagni per come mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Sono stati fantastici”.
Crescita – “Ci siamo messi alle spalle degli infortuni che ci hanno fatto perdere qualche partita di troppo. Adesso mi sento bene e la squadra è in crescita. Siamo con il morale alto. I successi con Livorno e Montegranaro ci hanno fatto davvero bene. A Montegranaro è stata una vittoria di collettivo. E non vorrei si sottovalutasse il valore di quella vittoria. Pesava l’assenza di Nobile, ma la Supernova ha sgambettato tante squadre nell’ultimo periodo. Guardando gli altri risultati, posso dire che nelle ultime quattro giornate possiamo puntare ancora al secondo posto. Deve esserci ambizione. Vogliamo fare il massimo. La squadra è forte, il gruppo è super. Possiamo fare molto bene. Iniziando dal match con il Costone Siena. Non guardiamo la classifica, sarà come sempre una battaglia”.
Assist – “Mi piace passare la palla. Nel mio modo di giocare viene prima l’assist rispetto al canestro. Giocare con il pallone in mano e passarlo anche con qualche giuncata istintiva, è sempre stato un aspetto fondamentale del mio gioco. Prima di segnare, per me è più importante fare assist e mettere nelle migliori condizioni i miei compagni per segnare un canestro facile. Abbiamo tanti giocatori che sanno fare canestro. Le triple di Montegranaro? Sono felice per quei canestri. Mi hanno dato fiducia anche nel mio tiro”.
La città di Firenze – “Firenze è splendida. Una volta che vieni qua, sei anche invidiato dai tuoi colleghi. Ho imparato a conoscerla con la mia fidanzata Silvia, con cui abbiamo già girato per il centro. Ringrazio di nuovo la società per come mi ha accolto. E coach Giordani per avermi voluto. Con lui ci conosciamo da tantissimo. Sono pronto a dare tutto ed a crescere qua per il bene dell’Affrico”.
Un grazie speciale – “So che Ciccio Ponticiello ha parlato bene di me prima che arrivassi all’Affrico. Ciccio per me è come un secondo padre. E’ stato il coach che mi ha dato fiducia e mi ha lanciato nel basket senior. Lo ringrazio ancora per questo. Sono contento che stia facendo bene a Reggio Calabria. Se lo merita”.