Tra le non poche notizie positive di questo periodo per il Recanati Basket anche il rientro di Marco Tagliabue. Il pivot lombardo 26enne da giovedì è di nuovo a disposizione di Piero Coen dopo un febbraio, a dir poco, difficile.
«È stato un mese sfortunato. Prima — ha detto — ho avuto dei problemi alla coscia, poi ho preso la classica ditata in un occhio che mi ha costretto allo stop per 15 giorni ed infine ho beccato l’influenza. Adesso sto bene, anche se non al top della forma». Ottimo sinora il suo rendimento con oltre 12 punti di media partita, 6 rimbalzi in 27 minuti, d’altronde diverse sono state le sue esperienze anche in categoria superiore. Nostalgia della LegaDue? «Forse, ma solo un po’. Chiaramente giocare con gli americani è molto affascinante però la Dna di quest’anno è estremamente competitiva, è un campionato tosto per cui la concentrazione deve essere sempre al massimo».
Recanati viene da due vittorie, la prima in trasferta a San Severo e quella di mercoledì in casa con Ferrara, la classifica è sicuramente migliorata, quanto ha inciso l’ingresso di Riccardo Castelli, 43 punti in 2 partite?«Avevamo davvero bisogno di un giocatore come lui che mette tantissima energia in campo, che può giocare dentro l’area e spalle a canestro. La sua duttilità ci fa comodo e ci permette di assorbire anche qualche acciacco».Veniamo alla gara di lunedì sera in posticipo a Firenze (palla a 2 alle 21 arbitrano Lestingi di Ciampino e Saraceni di Bologna), è un altro scontro diretto?«Sicuramente visto che hanno 2 punti più di noi. All’andata abbiamo perso ed affronteremo la partita con il coltello tra i denti. Loro sono una buona squadra, allenata dal pesarese Paolini con Capitanelli primo nella classifica delle stoppate ed un ottimo 4 come Casadei, ma venderemo cara la pelle».
fonte: Il Resto del Carlino