La pubblicazione da parte della FIP del protocollo per il ritorno allo svolgimento degli allenamenti ha aperto la corsa da parte di tutte le società d’Italia verso la riapertura in sicurezza degli impianti. Le linee guida, redatte insieme anche alla Federazione Italiana Pallacanestro in carrozzina, nascono grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino; per la stesura del documento, la FIP e la FIPIC si sono attenute alle linee guida governative emanate alla luce della situazione epidemiologica attuale in Italia. Anche a Firenze le principali società sono al lavoro per permettere ai propri tesserati di riprendere l’attività, quantomeno all’aperto. Sull’attività all’interno degli impianti infatti rimangono dubbi relativi alla riapertura. Sono infatti necessarie preventive operazioni di sanificazione, sulla cui messa in atto, in base al tipo di affidamento della palestra o del centro sportivo, ha responsabilità l’amministrazione comunale. Pino Dragons, Olimpia Legnaia, Sancat e Laurenziana, ovvero le quattro realtà cittadine di basket più importanti, sono comunque attive per riaccendere i motori.
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Dopo una riunione con dirigenti e staff allargati, il Pino Dragons sta ultimando la redazione del protocollo di accesso al centro sportivo del PalaCoverciano. Si lavora già all’esterno del palazzetto, nei campi all’aperto e sulla terrazza. Come da protocollo Fip, i delegati alla vigilanza dovranno misurare la temperatura degli atleti, controllare le autocertificazione Covid e il certificato medico. Poi all’interno del centro, cambiate le scarpe, massimo 8 atleti sul campo per mantenere il distanziamento sociale. Dopo un’ora di allenamento senza contatti (vietate partitelle anche 1vs1), gli atleti torneranno a casa senza aver effettuato la doccia. La santificazione di palloni, attrezzi e ambienti porterà al turno successivo.
La Sancat invece si è affidata all’opera dell’ingegnere Luciano D’agostini per la redazione di un protocollo per la ripartenza. Il piano dettagliato, che rispetta regole governative e protocollo Fip, consentirà a tutti i gruppi dalla prima squadra fino ai 2009 di tornare nel pallone di via del Mezzetta. Regole precise, come entrata (con autocertificazione Covid alla mano) e uscita da luoghi diversi, divieto assoluto di accesso a spogliatoi. Ai tesserati è richiesto di portarsi il pallone da casa, altrimenti ne sarà fornito uno opportunamente igienizzato.
In casa Olimpia Legnaia per il momento il lavoro dello staff viene svolto a Villa Vogel, con tanto di diretta Facebook. La società del presidente Sergio Masi però è già pronta con il suo protocollo, redatto da Sfera Ingegneria. Stesse regole anche qui, ma prima di dare il via alla ripresa “vera” si aspetta la santificazione del Filarete da parte del Comune, e precisazioni da parte della Fip sulla presenza del medico sociale agli allenamenti e sulle conseguenti responsabilità.
Di attesa invece la posizione della Laurenziana. La società biancorossa sta svolgendo allenamenti all’aperto presso il parco delle Cascine, ma molto probabilmente da lunedì inizieranno gli allenamenti in palestra sia al Valenti che al Mattioli. Affrettare la ripresa con l’estate ormai alle porte è un rischio che merita attenta valutazione.
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