Chiusa l’attività regionale della Fip, anche il campionato di Serie D, il girone A, che vede coinvolte tante società dell’area fiorentina, si è fermato definitivamente. La lotta serrata per la prima posizione tra Laurenziana e Campi Bisenzio lasciava intravedere un finale agguerrito.
In coda la situazione era oramai compromessa per Valdambra e l’Affrico era ad un passo dal baratro, per tutte le altre c’era ancora la possibilità, con otto gare al termine, di migliorare la propria posizione (la classifica).
Non sapremo mai come sarebbe andata a finire, intanto abbiamo raccolto qualche commento, in attesa che la fine dell’emergenza schiarisca questo futuro davvero incerto.
Da Campi Bisenzio ci raccontano che: “La stagione si è interrotta in um momento particolare per la Lotar, gli infortuni avevano messo a dura prova la squadra. Ma la stagione deve considerasi più che positiva, sia dal punto di vista dei risultati che da quella del gioco che coach Bonetti era riuscito a dare alla squadra. Altra nota positiva la crescita di giovani come Municchi e Scaletti insieme a Petri, oltre alla solidità dei veterani del roster già ben rodato dalle precedenti annate, con il gruppo che puntava deciso al salto di categoria. Purtroppo, per la situazione attuale, ciò non è stato possibile.”
In casa Laurenziana c’è amarezza nelle parole di coach Alessandro Calamai: “Rammarico per la chiusura dei campionati, però era necessaria per il bene di tutti. Mi dispiace per i ragazzi e la super stagione che stavano facendo, certificata dalla vittoria della Coppa Toscana di categoria. Ci sarebbe piaciuto finire la stagione, aldilà della prima posizione in classifica. Volevamo solo divertirci, giocare con passione e stare insieme.”
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Parla il capitano Affrico, Lorenzo Manno: “Una notizia improvvisa, e inaspettata soprattutto nella sua natura definitiva. Credevamo di tornare in campo terminata l’emergenza, ma le poche parole del freddo comunicato federale chiudono la stagione a Febbraio rendendo incompiuta la nostra stagione. Stavamo provando a crescere, per ribaltare le sorti di una stagione in cui un po’ tutti ci davano per spacciati e provare loro di essersi sbagliati. Rimane l’amarezza di non aver potuto nemmeno provarci, peccato.”
Si è chiusa anche l’annata storica di Montemurlo, per la prima vola in Serie D. Sulla loro pagina Facebook ricordano la stagione davvero speciale dei ragazzi di Cutsodontis, in gran parte prodotti del vivano, capaci di giocare un ottimo finale di girone d’andata e la prima parte di quello di ritorno. L’obiettivo salvezza era ormai raggiunto.
Amareggiato anche coach Aprile a Poggibonsi: “Perchè i nostri sogni per quest’anno si sono messi in pausa, perchè i sogni non svaniscono i sogni sono li, pronti per essere inseguiti e presi quindi restiamo a casa perchè la salute nostra e dei nostri cari viene prima. Poi quando tutto sarà finito torniamo a vivere ed a inseguire il nostro sogno.”
“Penso sia un provvedimento dovuto” – dice coach Trucioni di Santo Stefano – “Dobbiamo salvaguardare la salute prima di tutto. I risultati conquistati sul campo nessuno ce li può togliere. Siamo stati la rivelazione del campionato. Probabilmente ci saremmo tolti qualche soddisfazione nei play off che erano ad un passo. Il rammarico c’è ma non c’era altra decisione da prendere. Non avrebbe avuto senso riprendere il campionato. Mi piace pensare che molti dei nostri ragazzi, come si è visto, hanno fatto progressi importanti in questa stagione”.
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