Sono settimane importantissime per il futuro della prossima riforma dei campionati che coinvolgerà direttamente Legadue e Divisione Nazionale A.
L’incontro di oggi a Roma fra FIP, Legadue e LNP ha fatto eco a quello della scorsa settimana.Già ampiamente appurato che i livelli saranno due (per ora sono chiamati girone A e B), giovedì scorso al Mandela Forum di Firenze si è svolta la prima riunione operativa dopo l’elezione di Gianni Petrucci alla presidenza della FIP. Intorno al tavolo il consigliere federale Marco Petrini, Marco Bonamico, presidente della Legadue, e Pino Gonella, direttore generale della Lega Nazionale Pallacanestro.La trattativa, o discussione chiamatela come volete, per dare una struttura al nuovo campionato che nascerà dalla stagione 2013-2014 è partita. Ci sono ancora da stabilire tanti dettagli e limare vedute diverse, ma una bozza su cui lavorare esiste già.
La situazione – L’obiettivo è arrivare ben prima del Consiglio Federale fissato per il 13-14 aprile con tutte le disposizioni organizzative sistemate. Le novità non sono poche. La FIP punta ad un secondo campionato nazionale con due gironi da sedici squadre ciascuno. Le società dovranno essere società sportive dilettantistiche a responsabilità limitata (S.S.D.a r.l.) con un capitale minimo di 50mila euro ed essere dotate di un impianto di gioco di almeno 2000 posti. Nello statuto delle società è stato proposto l’inserimento di una clausola di accettazione del controllo da parte della Com.Te.C. (presente in Legadue, ma assente nell’attuale DNA), probabilmente due volte l’anno. La fideiussione da presentare per l’iscrizione al campionato dovrà essere di 100mila euro. Nella riunione si è parlato anche dell’applicazione dell’accordo quadro elaborato da GIBA per giocatori e da USAP per allenatore. La volontà è quella di garantire a GIBA e USAP l’elaborazione di un fondo di fine rapporto per giocatori ed allenatori (le cui modalità per esempio, per il pagamento, sono tutte da trovare).
La struttura – Due gironi da sedici squadre ciascuno. Nel girone A (Gold) le squadre classificate dal primo al decimo posto dovrebbero accedere ai play off. Le squadre classificate dall’undicesimo al quattordicesimo posto alle qualificazioni per la permanenza nel girone A, mentre quindicesima e sedicesima classificate scenderebbero nel girone B (Silver). Nel girone B invece, la prima e la seconda classificate accederebbero ai play off del girone A; dal terzo al decimo posto agli spareggi per accedere al girone A, l’undicesima sarebbe salva, dal dodicesimo al quindicesimo posto play out salvezza, mentre l’ultima classificate retrocederebbe al termine della regular season.
Play off – Le prime quattro classificate del girone A avranno accesso automatico ai quarti di finale. Gli ottavi di finale dovrebbero vedere invece protagoniste le squadre piazzatesi dal quinto al decimo del girone A, con l’aggiunta delle prime due classificate del girone B. Quarti di finale e semifinali al meglio delle tre partite, mentre la finale per la serie A al meglio delle cinque.
Qualificazione al girone A – Le quattro del girone A, più le otto del girone B in questa seconda fase saranno divise in due gironi da sei squadre. Gare di andata e ritorno: al termine delle dieci partite, le prime due di ogni girone saranno ammesse per la stagione successiva nel girone A, le altre nel B.
Play out – Previsto un doppio turno al meglio delle tre partite. Due quindi le squadre che dovranno retrocedere nel 3° campionato nazionale dilettantistico.
Roster ed eleggibilità dei giocatori – Come potranno agire le 32 squadre per formare i rispettivi roster? Stesse regole sia per il girone A (la famosa Gold) che per il girone B (Silver). La proposta c’è. Il roster di dieci giocatori potrà essere composto da un massimo di 2 extracomunitari (due visti a disposizione per ogni società), 1 giocatore non formato e già tesserato in società professionistiche o DNA, 7 giocatori di formazione italiana di cui almeno 2 under 24 e 2 under 22. In tema di valorizzazione dei giovani, è stato pensato di mettere a bilancio un importo di 500mila euro ricavato dai NAS di stranieri ed atleti non formati di cittadinanza italiana. Tale somma andrebbe destinata ad un massimo di dieci società, cinque per girone, che avranno iscritto a referto, per tutte le 30 gare della prima fase, almeno 2 under 24 e 2 under 22.
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