Diciannove punti nel derby vinto a Lucca per spingere Firenze ad uscire dalla crisi. Daniele Casadei (intervistato da basketinside.com) è stato gran protagonista nel lunch-match di domenica e racconta la stagione vissuta in riva all’Arno, altra tappa di una carriera vissuta con divertimento ed entusiasmo. E che a quasi 32 anni non sembra proprio voler pensare ad arrivare alla sua conclusione.
Daniele, la vittoria nel derby è stata convincente. La svolta della stagione?
E’ chiaro che deve darci fiducia, e sono convinto che succederà, perchè oltre alla vittoria sono arrivate buone percentuali dal campo che ultimamente ci erano mancate e soprattutto una buona partita su entrambi i lati del campo. Dobbiamo rifletterci su e capire che restando concentrati i risultati arrivano, recuperando quella continuità che a volte ci manca sia nell’arco della singola partita che più in generale nel campionato finora disputato.
Prima di Lucca sette sconfitte su otto, ma mai così nette. Segno di una squadra in salute e che ha sfruttato bene la tua esperienza?
Quello di “vecchio” è un ruolo che ho accettato sempre di buon grado e mi piace ricoprire fin dagli anni di Siena. Si tratta di ricambiare la fiducia che viene riposta in noi ed è gratificante quando le cose vanno bene, ma si corre il rischio, sentendosi a volte responsabilizzati maggiormente, anche di uscire un attimo fuori dagli schemi pur di provare a risolvere la situazione.
Due turni di riposo consecutivi: come valuti questa anomalia e credi possa essere condizionante in una stagione?
La premessa è che vengo da una stagione ad Omegna dove dopo aver dominato la stagione regolare, la pausa di venti giorni prima di giocare i playoff di sicuro è stata, insieme ad altri fattori, causa dell’eliminazione. E’ un fattore condizionante che rompe la nostra quotidianità settimanale, i nostri ritmi soliti e le nostre abitudini, oltre per esempio a farci affrontare spesso squadre che prima di giocare con noi, venendo da un turno di riposo, avranno il tempo giusto per preparare la partita. In ogni caso pur non condividendo questa possibilità, dobbiamo lo stesso farci trovare pronti e superare questo ostacolo.
Dopo l’amaro epilogo di Omegna, si torna in Toscana dove già eri stato con la maglia della Virtus Siena.
I quattro anni di Siena sono stati tra i più belli della mia carriera, coincisi anche con la conquista due volte della Coppa Italia ed una finale persa solo a gara 5 con Latina. Per questo non potrò ringraziare mai abbastanza il presidente Bruttini per questa possibilità, vissuta conoscendo gente importante non solo nell’ambito cestistico, apprezzando la bellezza dei posti e l’alta qualità della vita. Ed ora dopo Omegna c’è la Pallacanestro Firenze della quale sono contento di aver accettato la proposta, dopo che mi avevano cercato in estate ed aver condiviso l’idea che il coach Paolini mi aveva proposto.
L’entusiasmo e la voglia sono quelli di un ragazzino, ma cosa vedi nel futuro a medio-lungo termine di Daniele Casadei?
Come hai detto te la voglia e l’entusiasmo sono ancora quelli che porto dentro da ormai 15 anni e mi auguro che questa continui ad essere la mia vita quotidiana ancora per tanto tempo. Tuttavia passano anche gli anni e la pallacanestro è cambiata, ma proprio per questo motivo ci stiamo ritagliando un ruolo istituzionale nella Giba per aiutare, in un momento per il basket non facile, società, giocatori ed imprenditori a riprendere ad investire in quello che consideriamo sempre lo sport più bello del mondo.
fonte: Donatello Viggiano – basketinside.com