Alla diciannovesima stagione consecutiva con il biancorosso addosso, Vieri Marotta è l’uomo Pino Dragons. Dal minibasket a 6 anni fino al ritorno in serie B a 24 anni (25 da compiere il 19 novembre): ecco il percorso di “Bobo”, pronto a un’altra stagione da capitano con l’amatissimo Pino.
Marotta, ripartiamo dal ricordo delle 38 vittorie su 39 partite e della vittoria del campionato di C Gold.
«Ricorderò per sempre la cavalcata dello scorso anno. La compattezza della squadra, dentro e fuori dal campo, è stato il segreto del successo finale. In precedenza non mi era mai capitato di andare in palestra con quella voglia, con quel piacere di stare con i miei compagni».
Si volta pagina. Tre anni dopo riecco il Pino Dragons in serie B.
«Adesso siamo più pronti. Parlo di gente come me, Passoni, Filippi, Merlo. Tre anni fa affrontammo quel campionato con troppa inesperienza addosso. Adesso siamo cresciuti, sia come giocatori che come persone. Ora siamo pronti per affrontare di nuovo un campionato nazionale».
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E’ stata un’estate calda. La fine della Fiorentina Basket e l’arrivo di un nuovo sponsor come All Food ad affiancare Enic.
«Ho vissuto tutto con distacco. Da giocatore, questi sono temi che non mi riguardano. Ci pensa la società che ha fatto delle scelte ponderate. Ricordo i derby con la Fiorentina di tre anni fa. Ripetere quell’esperienza, con due squadre in serie B, credo che sarebbe stato un po’ ridicolo».
E’ rimasto sorpreso di non vedere Del Re come capo allenatore anche in serie B?
«No. Marco però resta uno di noi, un grande allenatore e un grande uomo. Sarà fondamentale anche come vice di Niccolai».
Come è stato l’impatto di Niccolai con la realtà Pino?
«Direi positivo. Andrea è un grande lavoratore, pretende tantissimo da tutti. Ci stiamo allenando con tanta intensità. Le prime impressioni sono ottime».
Berti e Cuccarolo che cosa portano?
«Simone è un allenatore in campo: aiuta tutti in ogni allenamento. Gino è già il nostro totem. Dentro l’area è una presenza paurosa. Più in generale, dico che Berti e Cuccarolo sono due sicurezze. Come Poltroneri, che ormai è fiorentino d’adozione».
Qual è l’obiettivo stagionale?
«Per il momento non ci poniamo obiettivi, è troppo presto. Il girone A è molto equilibrato. Omegna e Piombino mi sembrano davanti a tutte le altre. Noi vogliamo giocarcela con tutte e dimostrare che questa volta il Pino è pronto per la serie B».
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