Il futuro della Fiorentina Basket sarà chiarito nell’arco delle prossime due settimane. Dopo le parole rilasciate al termine della stagione, torna a parlare Massimo Piacenti. Mr All Food, proprietario della Fiorentina Basket, non arretra dalla posizione presa dopo l’eliminazione dai play off contro l’Urania Milano. Dopo quattro anni di esperienza in solitario (o quasi) nel basket fiorentino, è il momento di mettere un punto e capire cosa fare da grandi. Arretrare, rilanciare o… unire. Ci sono tutte le soluzioni possibili sul tavolo dell’imprenditore umbro che ribadisce la volontà per la prossima stagione di agire in discontinuità dal punto di vista economico rispetto all’ultimo quadriennio, ma dice molto altro. Anche sul chiacchieratissimo argomento di attualità, quello di una possibile unione di forze con l’Enic Pino Dragons.
Massimo Piacenti ha cambiato idea sul suo impegno nel basket fiorentino?
“No, l’idea è la stessa espressa con chiarezza due settimane fa. Dopo un quadriennio di crescita e credibilità acquisita dentro e fuori dal campo, dove nell’ultimo triennio abbiamo svolto un ruolo di vertice nel campionato e di guida in città, è necessario trovare dei partner che possano aiutarmi nella crescita della Fiorentina Basket. Come già dissi a settembre, una maggior presenza da parte delle aziende e degli imprenditori fiorentini sarà la chiave per dare a Firenze quel ruolo di primo piano che le spetta nel basket. Da questo punto di vista, cioè sul reperimento di nuove risorse economiche, non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo prefissato, mentre ad esempio sbarcando al Mandela Forum con un grande pubblico abbiamo fatto respirare a tutti un basket davvero di alto livello”.
Quindi Piacenti dice addio?
“No, ma il mio impegno economico, con queste condizioni, non potrà essere lo stesso. Lo ribadisco. Alla squadra e allo staff ho fatto un discorso chiaro nella cena che ha chiuso la stagione. Il bilancio complessivo, anche per l’annata che si è da poco conclusa, mi ha soddisfatto. Ringrazio tutti, Andrea Niccolai in primis, un professionista di spessore. Michele Pierguidi per la collaborazione bella con la Sancat. E Riccardo Fioriti per il prezioso lavoro svolto. La stagione di consolidamento c’è stata. Per rilanciare e guardare al futuro con sempre maggiore ambizione però serve altro. Serve una base più solida. Servono più risorse”.
Servono dei compagni di viaggio, come li chiama lei.
“Voglio che questa mia avventura nel basket sia condivisa con altre realtà imprenditoriali o comunque con altri soggetti. Un’azienda non può all’infinito coprire tutto il budget. Non me ne sto andando, lo sottolineo. Sto solo lanciando un messaggio che spero possa essere ascoltato. I tempi per trovare il giusto assetto e ripartire ci sono”.
Quali sono questi tempi?
“Due settimane, massimo venti giorni. Poi le scadenze federali arriveranno e a quel punto delle decisioni dovranno essere prese”.
In città si parla molto di una possibile unione con l’Enic Pino Dragons. Un tema già affrontato nel 2016 senza risultati. Questa volta c’è chi già da tutto per fatto.
“Prima di tutto voglio fare i complimenti all’Enic Pino Dragons che ha disputato una stagione straordinaria e spero possa firmare la promozione in serie B. Detto questo, ho avuto un colloquio con Luca Borsetti che mi ha cercato per capire se esistono le condizioni e i margini per una collaborazione fra le due realtà. Quindi, se mi chiede se ho ricevuto una proposta, le rispondo di sì. Mi faccia però dire una cosa con chiarezza”.
Prego.
“Non c’è alcun accordo fra le due società. C’è stata soltanto una chiacchierata sul futuro, diciamo così. La proposta che ho ricevuto è meritevole di attenzione. Dato che in questo momento a Firenze non c’è un ambiente economico pronto per fare il salto di qualità, unire le risorse non è un’idea sbagliata. Anche se nel nostro tempo unire è molto più complesso che dividere. Accordi però non ce ne sono. Altrimenti sarebbero già stati annunciati”.
Che cosa si aspetta nelle prossime due settimane?
“Di ricevere delle proposte per poter prendere delle decisioni. Voglio ascoltare tutti e sono pronto a valutare tutto: idee, proposte, partner, collaborazioni con altre società, purché gli interlocutori del caso siano seri. Spero anche di incontrare il più presto possibile l’amministrazione comunale, con la quale c’è sempre stato un rapporto molto corretto, e il nuovo assessore allo sport. Prima di intraprendere un altro anno sportivo, voglio mettere un punto fermo. Un ciclo riguardo al mio impegno si è chiuso. Il successivo dovrà essere diverso”.
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