Non è ancora tempo di allarme rosso in casa All Food, ma le due sconfitte negli scontri diretti contro Omegna e San Miniato hanno lasciato il segno. Doveva essere la settimana del salto di qualità, della maturità da dimostrare in partite dal sapore play off; è stata invece la settimana del ridimensionamento. Due ko pesanti nel giro di quattro giorni hanno fatto scivolare la Fiorentina al quarto posto in classifica. E se lo stop sul campo di Omegna non aveva fatto storcere il naso a nessuno, quello di San Miniato invece ha sortito l’effetto opposto.
Il calo fisico nell’ultimo quarto e la sconfitta che arriva in volata sono purtroppo due scene di un film già visto. Dal ko di Varese dello scorso 15 Dicembre, a quello contro Piombino al Mandela Forum del 13 gennaio, fino a quello di domenica scorsa al Fontevivo: c’è una matrice comune in questi rovesci che aprono dei fronti di riflessione. La Fiorentina non riesce a conservare dei margini di vantaggio importanti. A Varese fu clamoroso il ko dopo essere entrati nell’ultimo tempino sul +22. Contro Piombino stessa storia: +10 al 30’. A San Miniato +8 al 28’, inerzia acquisita e poi… 9 punti prodotti in 12 minuti.
A dieci turni dalla fine della regular season le qualità e i difetti di tutte le squadre del girone A sono evidenti. Anche quelli della All Food. La fisicità e la difesa in questo momento non incidono come nel girone di andata, quando sono stati le basi della fantastica serie di undici vittorie consecutive. La Fiorentina sembra stanca, sia fisicamente che a livello mentale. Ne è un esempio evidente Simone Berti che a San Miniato ha giocato forse la peggiore partita della stagione: 3 punti (con 1/6 dal campo), 2 rimbalzi, 1 assist, 2 palle perse per -4 di valutazione in 35’. Sulla prestazione del capitano incidono le assenze di Savoldelli e Drocker e il feeling ancora da costruire fra il nuovo arrivato Tourè e la squadra: come conseguenza ecco un lavoro extra e tanti minuti in campo. Il vero Berti non è questo e la Fiorentina deve recuperarlo al più presto.
Altre cifre per parlare dell’argomento tiro da 3 punti. La Fiorentina non ha un vero specialista in questo fondamentale. Il 4/20 prodotto nell’ultima gara fa da eco al 3/22 uscito fuori contro Piombino. Due prestazioni pessime dalla lunga distanza in due partite fondamentali. Come risolvere questo problema? Due risposte, una non esclude l’altra. Lavoro in palestra per prima cosa, ma anche il mercato. Dopo aver fatto lo sforzo Tourè, nell’ultimo mese di mercato potrebbe arrivare anche l’occasione per aggiungere un ulteriore giocatore (il numero dei senior salirebbe a 9) che porti nuova leadership in attacco e pericolosità dall’arco? Una domanda che circola nell’ambiente viola. Per ora bocche cucite e sotto con il lavoro. Domenica a San Marcellino arriva Oleggio che di recente ha fatto fuori anche Omegna. All Food avvisata.
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