Tra tutti gli sport paralimpici uno in particolare è di grande interesse nella nostra Toscana. Stiamo ovviamente parlando della pallacanestro in carrozzina, della quale la Menarini Volpi Rosse Firenze è sicuramente ormai una solida realtà della disciplina paralimpica.
La squadra vanta ormai una partecipazione alla Serie A1 – che diventeranno due nella stagione che comincerà prossimamente -, la massima categoria delle competizioni organizzate dalla FIPIC, la Federazione Italiana Pallacanestro In Carrozzina.
L’esordio in massima serie nel 2021 fu il culmine di un percorso iniziato nel 2014 con la forte idea di inventarsi qualcosa per permettere anche nel capoluogo toscano ai ragazzi disabili di esprimere la propria passione per lo sport con la palla a spicchi.
Un progetto nato e cresciuto nello spirito – parafrasando le parole di Ivano Nuti nel comunicato per la promozione della squadra in Serie A – dell’agonismo e della competizione sportiva, senza perdere di vista l’importante aspetto dell’impegno sociale e dell’inclusione dei ragazzi disabili in una società spesso non pronta e ricettiva verso le loro esigenze e i loro desideri.
La storia del club
Nata nel 2005 da un’idea di Ivano Nuti, psicologo e oggi presidente delle Volpi, come Associazione di Promozione Sociale nel 2011 tramite l’aiuto e la sponsorship della famosa casa farmaceutica fiorentina Menarini avviene l’ufficiale affiliazione della squadra alla FICIP con contestuale iscrizione al registro del Comitato Italiano Paralimpico.
Da questo momento la crescita delle Volpi è lineare: nel 2014 il primo campionato di Serie B, nel 2015 e 2016 le prime gioie date dal settore giovanile che non ha sfigurato arrivando a giocarsi le finale four fino allo spettacolare double della stagione 2021: Volpi Rosse promosse in Serie A e giovanili che portano a casa lo scudetto di categoria.
Nella stagione appena conclusa una prima stagione interlocutoria: nessun approdo in Serie A ma buona figura come rookie della categoria.
Gli azzurri
Edward Norton, in una sua intervista dopo il ruolo del Verme Lester Murphy nel film “Rounders”, andrà a dire: “La vita, come il poker, ha un elemento di rischio. Non andrebbe evitato. Andrebbe affrontato”.
Per quanto qui si parli di sport paralimpici e non di giochi di carte questa citazione è comunque calzante per i nostri atleti. Ritrovatisi in un corpo che non risponde alla normalità e alle prese con le difficoltà giornaliere che i diversamente abili sono chiamati ad affrontare anche solo nella vita quotidiana nessuno li biasimerebbe di fronte alla voglia di mollare.
Questo non è però il caso dei nostri atleti paralimpici, i quali fanno della loro diversità un punto di forza e che non esistano a uscire dalla loro zona di confort per confrontarsi con altri in un contesto di sano agonismo. Proprio questi valori hanno permesso agli atleti della Volpi Rosse di essere protagonisti non solo in campionato ma anche in Nazionale.
Nel giro degli azzurri infatti troviamo tra i nostri tesserati Alessandro Boccacci e Joel Boganelli. In particolare quest’ultimo merita un piccolo approfondimento per la storia speciale che lo accompagna.
Nato ad Haiti il cinque settembre del 2006 Joel somma oltre a essere nato in uno dei paesi più poveri al mondo e straziato da crisi geopolitiche e ambientali anche una patologia fortemente invalidante: la spina bifida occulta, insieme ad altre patologie che gli impedivano di vivere una vita normale. La svolta nella vita di Joel è l’incontro con quello che diventerà il suo secondo papà: Maurizio Boganelli.
Sulle nostre pagine Maurizio dirà “Ho avuto una vita fortunata e così, dopo aver venduto la mia azienda, ho pensato di condividere questa fortuna.” Fondatore di una Onlus umanitaria incontrerà Joe – come ama chiamarlo lui – nel suo villaggio nel nord dell’isola caraibica e dal quel momento non si lasceranno più.
Trasferimento a Firenze, operazioni e infine adozione saranno i passi che renderanno indissolubile il rapporto tra Joel e il suo nuovo papà, che lo terrà per mano anche nella sua avventura con le Volpi Rosse Menarini. Avventura, questa, culminata non solo con le sue presenze nella nazionale giovanile ma anche con l’esordio in nazionale maggiore di pallacanestro in carrozzina. L’ultimo impegno nazionale dei nostri due azzurri è stato a metà luglio con il ritiro a Tirrenia e il prossimo sarà a partire dal 26 agosto con un’altra settimana di ritiro questa volta a Giulianova, in preparazione dei mondiali che si terranno dal 16 al 27 novembre a Dubai.