Tre anni per dare la caccia alla Serie A2. Si apre un nuovo capitolo nella storia della Fiorentina Basket. Dopo un crescendo continuo che in un triennio ha portato la Fiorentina dalla retrocessione alla finale play off di Serie B, il prossimo passo della società viola si chiama consolidamento. Continuare a essere una società di primissimo piano della Serie B per guardare nell’arco di tre anni al salto in A2. La passerella in Palazzo Vecchio per la presentazione della squadra consegna a Firenze un nuovo cronoprogramma per il futuro.
Passo dopo passo, senza voli pindarici né dichiarazioni altisonanti, la Fiorentina sta cercando di costruire un progetto sempre più ambizioso, che poggia sempre sulle solide finanze del presidente Massimo Piacenti, ma che si sta ingrandendo grazie a un maggiore coinvolgimento dell’imprenditoria fiorentina. Un aspetto questo non secondario nello sviluppo strategico del progetto Fiorentina, diventato un punto di riferimento per la città. “Abbiamo una società, uno staff e una squadra di grande competenza e professionalità – ha detto il presidente Piacenti – e soprattutto in questi anni abbiamo ricreato un ambiente positivo ed entusiasta, con un pubblico che ha riscoperto il gusto di partecipare e applaudire il basket. In questi tre anni di startup, abbiamo avuto una crescita di risultati e credibilità che è sotto gli occhi di tutti, con la proprietà che ha creduto nel progetto e si è fatta carico dell’investimento. Oggi la Fiorentina Basket è una realtà importante dello sport fiorentino, una realtà che vogliamo consolidare per poter crescere ulteriormente. Il nostro obiettivo è stabilizzarci fra le squadre più importanti e programmare nei prossimi anni un definitivo salto di qualità e di categoria se, come auspichiamo la risposta della città e delle forze economiche fiorentine ci accompagnerà in questo percorso. Una maggior presenza da parte delle aziende e degli imprenditori fiorentini sarà la chiave per dare a Firenze quel ruolo di primo piano che le spetta anche nel basket”.
Affollata e piena di contenuti la presentazione della nuova squadra allestita da Andrea Niccolai. Il tecnico termale, come sempre molto realista e prudente nelle sue dichiarazioni, ha confermato che si riparte da zero. O meglio, si riparte da Berti e Banti, le due colonne della passata stagione, a cui si è aggiunto l’arrivo di Vico, il terzo membro di un triumvirato che dovrà trascinare tutti i volti nuovi. Da Cuccarolo a Savoldelli, da Bastone a Bianconi e Iattoni fino ai giovani Udom e Drocker. Mix interessante, di scommesse per dirla con il verbo di Niccolai. “Per la società e la squadra inizia un nuovo ciclo. Il gruppo è profondamente rinnovato rispetto allo scorso anno, quindi dovremo lavorare duro per ricostruire certi meccanismi di gioco ed una nuova identità tecnico-tattica. Le finali di Coppa Italia e la finale playoff che abbiamo conquistato la scorsa stagione sono stati risultati eccezionali e per tutti noi un fiore all’occhiello, ma dobbiamo essere consapevoli che la squadra e alcuni dei protagonisti che li hanno ottenuti non ci sono più, quindi quei risultati non possono essere dei riferimenti. Quest’anno sarà un’esperienza ed una sfida completamente nuova e difficile, ma proprio per questo molto stimolante”.
Nel battesimo di Palazzo Vecchio, anche il sindaco Dario Nardella ha voluto portare il suo saluto ad una Fiorentina che sempre di più sta mettendo radici in città, diventandone un punto di riferimento come l’Associazione Tommasino Bacciotti, che ancora una volta sarà presente sulle maglie dei viola. «Se Firenze è riuscita a fare due tranvie in quattro anni e mezzo, può anche puntare alla promozione con il basket» ha scherzato il primo cittadino, sottolineando poi l’impegno di una società che ha fatto passo in avanti negli anni non solo in campo, ma anche sul fronte dell’organizzazione societaria.
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