Non sfidatelo, perché Salvatore Genovese, anche in una giornata negativa, continuerà a fare quello che più gli riesce: tirare. E vista la fiducia e gli esiti delle ultime sei partite, prima o poi farà canestro. 20,8 punti di media negli ultimi 40 giorni: eccolo il fatturato del leader offensivo di una All Food lanciatissima in questi play off. Superato l’ostacolo Tigers Forlì, da domenica la Fiorentina inizierà l’avventura in semifinale contro Valsesia. Genovese è pronto e caldissimo: i numeri dell’ala siciliana dallo scorso 25 marzo dicono 23/37 da 3 punti, 24/27 ai liberi. Un bel biglietto da visita. Genovese, è arrivato in grandi condizioni a questi play off. «Sono in fiducia, mi sento bene». ma mi innervosivo. Adesso mi sento più maturo, so quello che posso dare».
I numeri non mentono: a Firenze sta vivendo la migliore stagione della sua carriera.
«Negli ultimi due anni sono riuscito a trovare la mia giusta dimensione. Prima a Treviglio con Vertemati e ora con Niccolai, ho trovato due allenatori con sistemi di gioco che esaltano le mie caratteristiche. Credo molto in quello
che dice Andrea: giocare in velocità, con pochi palleggi, sfruttando la transizione e i primi secondi in attacco. Insomma, un basket moderno e divertente».
Nell’ultimo mese vede il canestro bello largo. Tirare le piace proprio…
«È la mia caratteristica. Se sbaglio, continuo a tirare. Rispetto al passato sono più tranquillo. Prima mi innervosivo. Adesso mi sento più maturo, so quello che posso dare».
Che cosa vi ha lasciato la serie con Forlì?
«La consapevolezza di essere in ritmo e di giocare bene. Adesso però si riparte da zero. Contro Valsesia sarà tutta un’altra storia».
Che avversario è il Gessi?
«Insidioso. Ha caratteristiche simili alle nostre: gioca in velocità in transizione con giocatori duttili e affamati. Penso a Gloria, siciliano come me, Sodero, Magrini, Gatti. Conosco bene il loro allenatore: Bolignano mi ha allenato da
giovane a Messina. Le due vittorie che abbiamo ottenuto contro di loro in regular season non contano. Dobbiamo stare molto attenti».
Si passa a una serie al meglio delle 5 partite. Un vantaggio?
«Credo di sì. Abbiamo più rotazioni rispetto a Valsesia e questo può incidere visto che giochiamo ogni tre giorni».
Potrete contare ancora sul vantaggio del fattore campo.
«Un fattore che conta. In casa siamo imbattuti. A San Marcellino c’è una bella atmosfera: influisce su di noi e sugli avversari. Dobbiamo mantenere questa imbattibilità».
Che obiettivo deve avere la All Food in questi play off?
«Continuare a giocare così. La regular season con 25 vittorie su 30 partite è stata fantastica. Un risultato incredibile. Ora però siamo al grande ballo e voglio ballare. Voglio andare avanti il più possibile. Non mi pongo limiti».
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