In riva all’Arno un montenegrino di Podgorica fa specie, perché le cinque stagioni viola di Stevan Jovetic certo non si possono dimenticare. Aspettative e paragoni sarebbero però ingiusti nei confronti di Milos Divac, classe 1998 nato nella stessa città di Jo-Jo, ma di professione ala grande. «So che Jovetic ha fatto bene a Firenze. Qalche anno dopo di lui, ho fatto le medie nella sua stessa scuola. Quando viveva a Podgorica abitavamo vicini».
Non è Jovetic comunque il riferimento di Milos che da piccolo studiava la movenze di Sasha Djordjevic e in particolar modo il suo tiro da tre: «Era un grandissimo tiratore e mi piace molto questo aspetto del gioco»
Quel che è certo infatti, è che l’arrivo di Milos Divac (200 cm di altezza per 95 kg di peso) porta capacità nel tiro dalla lunga distanza e maggior profondità al reparto lunghi della All Food Firenze. Un nuovo tassello da affidare ad Andrea Niccolai per il suo mosaico, un nuovo lungo a roster che la società viola ha fortemente voluto in vista del finale di stagione: «La società è soddisfatta perché attraverso una trattativa non facile è riuscita a raggiungere un obiettivo tecnico espresso da Niccolai» conferma il giemme gigliato Antonio Fagotti.
La dirigenza della Fiorentina infatti è reduce da giorni di intense contrattazioni che hanno consentito a Milos di lasciare la Bertram Tortona, dove stava disputando una stagione di A2 senza trovare grande spazio: «Non mi trovavo bene e soprattutto non trovavo spazio per giocare, così ho pensato che cambiare fosse la scelta giusta – spiega Divac, rappresentato dalla Assist Management di Gian Marco Lodi –. A questa età ho bisogno di stare in campo e Firenze è la realtà che mi ha fatto la proposta che mi è piaciuta di più».
Un peso nella decisione di sposare Firenze comunque lo hanno avuto anche i trascorsi di Milos, cresciuto cestisticamente nel settore giovanile di Pistoia Basket 2000 e per due stagioni di Serie B in forza a Bottegone: «L’anno scorso ho giocato contro la Fiorentina, ma conosco Niccolai anche perché due anni fa l’ho affrontato contro Montecatini».
Milos predica calma e non fa promesse: «L’unica che posso fare è che darò sempre il massimo, poi vedremo cosa succederà». Dopo due allenamenti con la nuova squadra comunque Divac ha già tanta voglia di dare un contributo: «Sta andando tutto bene e i compagni mi stanno aiutando a integrarmi velocemente. Sono qua per dare una mano alla squadra e per migliorare me stesso. Ora pensiamo alla Coppa Italia e alla prima partita con San Severo. La Coppa è una grande esperienza e giocare con le migliori di Serie B ci può aiutare a crescere».
Fabio Ferri, La Nazione