«Una vittoria di autorità e personalità». Andrea Niccolai si coccola la sua All Food versione schiacciasassi. L’impresa a San Marcellino contro l’Urania Milano ha avvicinato sensibilmente il secondo posto. A +2 sulla diretta concorrente, con anche il vantaggio nello scontro diretto (fondamentale in un arrivo a pari punti), la Fiorentina si trova in una posizione di forza per conservare un posizionamento di alto prestigio.
All Food dominante, salita nel quarto tempino anche a +29 (78-49) al cospetto di un’Urania uscita con le ossa rotte dal fortino di via Chiantigiana. La costruzione di una serata capolavoro è partita dalla difesa, capace di limitare i cannonieri di Milano: «Abbiamo concesso poco, i ragazzi sono stati bravi a mettere in campo tutto quello che avevamo preparato – sottolinea Niccolai –. Una vittoria come questa ci mantiene a livelli altissimi. È una grande soddisfazione per la società, per lo staff e per tutti i giocatori, ribaltare le aspettative e dimostrare che con il lavoro si può moltiplicare il valore della squadra».
Niccolai non dimentica il lavoro di nessuno. Da quello dello staff medico che ha rimesso in piedi Grande, fermo fino a due giorni dalla partita e poi Mvp con 24 punti, a quello dei giocatori meno appariscenti come Lucarelli, Ondo Mengue e De Leone. Peccato che sugli spalti non ci fosse il pubblico delle grandissime occasioni: «Ci aspettavamo una presenza più massiccia per una partita così importante, ma probabilmente la Finale di Coppa Italia al Mandela ci ha penalizzato. Chi è venuto a San Marcellino si è divertito e ci ha aiutato molto».
Ora testa alla gara di domenica, di nuovo in casa contro il fanalino di coda Libertas Livorno. Poi sarà la volta della Final Eight di Coppa Italia, un obiettivo diventato sensibile per una Fiorentina così autoritaria.