Secondo anno consecutivo sulla panchina della Pallacanestro Femminile Firenze per coach Stefano Corsini che è reduce da un quarto posto lo scorso campionato di B femminile, subito dopo le corazzate Nico, Target e Jolly Livorno che sono andate ai playoff. Gli ultimi mesi però sono stati movimentati per le gigliate, perché la società del presidente Casini è riuscita ad assicurarsi una serie di giocatrici che potrebbero farle fare il salto di qualità: Santuliana, Evangelista, Donadio e Fabbri. Corsini ci racconta la sua prospettiva per la prossima stagione biancorossa.
C’è qualche rammarico per la scorsa annata?
“Nessun rammarico. Il balbettante inizio di stagione era preventivabile. Peccato solo per gli infortuni che per larghi periodi ci hanno privato di pedine fondamentali come Toccafondi, Rossini e Francalanci”.
Quali, invece, possono essere gli obiettivi per la PFF 2017/18?
“Sinceramente non saprei dirti. Servirà tempo per inserire le nuove e creare i giusti equilibri. Di certo la rotazione si è allargata ma servirà pazienza per attendere la crescita soprattutto delle 2001 Saldarelli e Rossini (bronzo agli europei U16 appena disputati ad agosto, ndr) e in questo l’esperienza di Fabbri, Rossini senior e Cioni saranno fondamentali”.
Invece sei soddisfatto del mercato?
“La Società è stata brava a prendere le ragazze che avevamo in mente, investimenti per il futuro ma giocatrici che già da quest’anno saranno capaci di essere protagoniste. Egoisticamente spiace solo per la perdita di Lucchesini, ma l’ottima stagione disputata in maglia PFF le ha permesso di rientrare alla casa madre Use Empoli con un ruolo da protagonista. E di questo dobbiamo essere orgogliosi”.
“La PFF ha effettuato innesti importanti che certamente gli daranno un tasso tecnico superiore all’anno passato e che necessitano di lavoro di amalgama, penso che questo sia il lavoro principale di Stefano Corsini”, dice coach Pandolfi nella scorsa intervista. Come lavorerai con le nuove arrivate?
“Maurizio ha fotografato alla perfezione quello che sarà il nostro obiettivo. Dare il tempo alle nuove di conoscersi, crescere e trovare i giusti equilibri. Dove questo ci porterà ad oggi è impossibile saperlo”.
Come vedi l’Avvenire 2000 e la Florence in serie B femminile?
“Le fiorentine mi auguro che lotteranno sino alla fine nelle posizioni alte della classifica. I roster sono di qualità, le giocatrici esperte e decisive non mancano. Sarebbe bello che almeno una accedesse ai playoff. Quale delle tre? Speriamo noi naturalmente”.
Il basket a Firenze. Quali sono i tuoi pensieri ad oggi per la pallacanestro fiorentina sia maschile che femminile?
“Il territorio porta ad una disgregazione di giocatori e di forze. Ma questo non giustifica i cattivi risultati dei settori giovanili, ma ancor di più le poche giovani già pronte per inserirsi in prima squadra. Negli anni trascorsi al Pino e alla Sancat ho avuto la possibilità di far maturare tanti ragazzi che ora riescono a giocare tra la B e la D dopo aver seguito un costante percorso di crescita. Per quanto riguarda il settore femminile dobbiamo sicuramente cambiare le formule dei campionati giovanili e cercare di capire perché si perdono così tante ragazze tra i 15 e i 17 anni”.