Dopo un’ottima stagione individuale in serie B con l’Olimpia Matera, Alessandro Grande arriva alla All Foods Fiorentina con tante aspettative, frutto anche dei numeri registrati in Basilicata (14 punti, 4.3 rimbalzi e 4.5 assist di media). Abbiamo chiesto ad un coach che lo conosce molto bene, cioè Germano D’Arcangeli, di presentarlo e descriverlo, guardando anche al passato comune nella Stella Azzurra Roma.
Quali sono le doti principali di Alessandro Grande? A chi potrebbe assomigliare?
“Sostanzialmente è uno dei pochi playmaker che ancora stanno in circolazione nelle leghe italiane. Sebbene sia di piccola taglia ha una grande abilità nel palleggio e ottima capacità di produrre un tiro partendo con la palla in mano. E’ molto intelligente e disponibile, una persona veramente seria e perbene. Potrebbe assomigliare ad Andrea De Nicolao anche se Grande ha più capacità di far giocare la squadra ma è meno pericoloso in attacco”.
Qual è invece il suo profilo psicologico-caratteriale? Qual era il vostro rapporto alla Stella Azzurra?
“E’ una persona tranquilla, spesso sorridente, non banale ed è gustoso passare del tempo con lui.
Il nostro rapporto era formidabile, giocava nella mia squadra e ne era il capitano. E’ difficile che abbia brutti ricordi dei ragazzi che sono passati alla Stella Azzurra, li considero tutti miei figli, ma lui in particolare è uno dei miei prediletti. Ci sentiamo spesso, è piacevole stare con lui perché spicca in cultura, curiosità ed è capace di stare al mondo”.
Infine secondo te quale sarà il suo apporto in questa Fiorentina 2017/18?
“Io credo che le caratteristiche di Grande siano complementari con quelle degli esterni Berti e Mazzucchelli. Berti è un giocatore più grosso e in difesa può difendere bene anche in post basso, Grande però è più veloce di lui e in attacco può generare facilmente un tiro. In linea di massima mi sembra una Fiorentina che ha messo su una squadra che non vuole solo partecipare ma vincere spesso e volentieri”.