La Fiorentina Basket dopo una stagione e mezzo e 4 allenatori, si trova nelle alte sfere della classifica del girone A della Serie B. Questo ottimo momento sportivo coincide anche con la chiusura del lodo che ne bloccava le operazioni e che si temeva potesse compromettere la stagione gigliata: “Si è stato un momento significativo anche se la questione non la riteniamo conclusa – spiega il giemme Fagotti -. Abbiamo pagato perchè è nostra abitudine rispettare le regole, anche quando possono sembrare ingiuste. Ora ci aspettiamo che Foschetti paghi la sua parte, inerente al debito che la sua gestione ha contratto con l’erario, e che la Fip, che con questa sentenza si è assunta una grande responsabilità morale, se ne faccia parte garante.”
In questa stagione e mezzo di crescita, la Fiorentina Basket ha dovuto superare mille ostacoli: “È come se si fosse chiuso un ciclo – ci dice Fagotti -, dalla creazione di una squadra dal niente basata sulle forze del presidente Piacenti, forte del rispetto degli impegni che ogni volta si assume, dopo un anno di lacrime e sangue, ci è toccata la difficoltà del lodo pendente che poi è andato male. Finalmente adesso siamo riusciti ad arrivare all’obiettivo prefissato, una società solida che lotta per i primi posti in serie B.”
Guardando avanti il prossimo ciclo sarà di consolidamento: “Adesso dobbiamo far affermare la Fiorentina a livello societario e sportivo. Piacenti ha rispettato sempre gli impegni annunciati e dato solidità a questa impresa, adesso ci aspettiamo che le istituzioni e la città facciano lo stesso. Questo progetto è cresciuto e si è già fatto notare a livello nazionale, meritiamo fiducia e consenso. Non siamo più una rappresentativa, le difficoltà hanno cementato i vecchi e nuovi collaboratori creando un’identità che ci mancava.”
La risposta dal pubblico intanto non è tardata ad arrivare: “Si, è scoccata una scintilla – sorride Fagotti -, il palazzetto si va riempiendo vittoria dopo vittoria e questo ci rende orgogliosi. Inoltre avere nella Sancat un partner con cui collaborare a 360°, ci aiuta sotto molti punti di vista. Però ci auspichiamo che non resti un fuoco di paglia, lo dico rivolgendomi al pubblico, alle istituzioni e alle aziende, perchè il progetto diventi importante serve il sostegno di una città in tutte le sue componenti.”