Un fulmine a ciel sereno: Stefano Rabaglietti saluta l’Enic Firenze. Decisione improvvisa quanto inattesa quella presa giovedì sera dalla guardia fiorentina. In un colloquio con il presidente del Pino Dragons Luca Borsetti, il tiratore – protagonista assoluto della promozione in Serie B – ha comunicato la sua volontà di chiudere l’esperienza con la maglia biancorossa.
Alla base della decisione dell’esterno classe ’83 non c’è alcun dissidio con la società di cui è diventato un simbolo, ma semplici problematiche lavorative. L’impegno con un campionato di livello come la Serie B, soprattuto dal punto di vista degli allenamenti da sostenere durante la settimana, non può andare di pari passo con l’attività di commercialista che Rabaglietti esercita (il babbo Nicola ha un importante studio a Firenze). Tempi ed impegni inconciliabili: ecco così la volontà di “Raba” di smettere con il basket di livello.
Pur con un dispiacere consistente, l’Enic ha accettato la decisione di Rabaglietti e guarda già avanti. Dopo Samuele Puccioni, coach Lapo Salvetti si ritrova senza un altro pezzo importantissimo del roster, quello più importante, l’uomo dei 38 punti nello spareggio contro Valdiceppo, tanto per ricordare una serata “magica” di Rabaglietti. Se con Rabaglietti nel motore l’idea era quella di completare il roster con due giocatori (play-guardia e centro), adesso i giocatori che mancano all’appello sono tre.
In sostanza manca un regista di esperienza che sia di supporto a Vieri Marotta, un esterno con punti (tanti) nelle mani ed un lungo che si completi con Lorenzo Galmarini. L’Enic al momento è dunque senza punti di riferimento. Le prossime saranno quindi settimane di fuoco sul fronte mercato. Per il lungo, resta viva l’ipotesi Luca Malfatti, mentre per lunedì è in programma un incontro con Michele Magini che potrebbe tornare a Firenze ed essere il playmaker titolare.