L’ultima volta era successo 15 anni fa. Era il 12 maggio 2001 e ad Olbia l’allora Grifogest Firenze di Giuseppe Varrasi (dietro la scrivania) e Roberto Russo (in panchina) vinceva gara-2 (56-77) delle finali play-off dell’allora Serie B, firmando la promozione in B d’Eccellenza. Questa volta il salto di categoria è arrivato in penisola, al Villa Romiti di Forlì che sarà ricordato come il teatro della festa dell’Enic Firenze. Si è chiusa come il miglior drammaturgo non avrebbe potuto pensare la stagione del Pino Dragons. Lo spareggio vinto contro Valdiceppo, dopo un’odissea proiettata fino al secondo supplementare, ha reso sabato 11 giugno 2016 una data che i protagonisti di questa cavalcata colorata di biancorosso non riusciranno mai a dimenticare.
Doppio salto
Dalla Serie C Silver alla Serie B: in un anno l’Enic è riuscita a firmare un doppio salto verso il terzo campionato nazionale. 15 anni dopo il Pino del presidente Luca Borsetti ha vinto un campionato che partiva su base regionale, ma che ha vissuto la fase decisiva spostandosi su un livello nazionale. Dai derby toscani della regular season e del girone promozione spesso dominati, l’Enic questa Serie B se l’è dovuta guadagnare vincendo a Fabriano, a La Spezia, ingoiando il boccone amaro del k.o. di Sestu e soffrendo nella partita decisiva di Forlì. Promozione sudata insomma, quindi ancora più bella.
Architetto Salvetti
La paternità di questa vittoria è di Lapo Salvetti, che come un architetto ha progettato questa vittoria puntando su quello che forse gli dà più soddisfazione: allenare i giovani. La scelta di responsabilizzare un nucleo di ragazzi del ’97 da far crescere si è rivelata come una mossa azzeccatissima. Lorenzo Passoni ed Andrea Filippi, tanto per citare i due ’97 più utilizzati, hanno giocato fra prima squadra ed Under 20 66 partite. Poco meno di una regular season NBA. Lo hanno fatto migliorando settimana dopo settimana, portando a casa una promozione ed un 3° posto alle Finali Nazionali Under 20 elite e lanciando un messaggio chiaro a tutta la città: a Firenze non ci saranno dei campioni, ma una base di giocatori da non scartare con troppa fretta sicuramente sì.
Raba e Santo
Le due storie più belle scritte a Forlì sono però legate a due «vecchi» fiorentini: Stefano Rabaglietti e Carlo Santomieri. «Raba» ha firmato 38 punti nello spareggio, confermandosi cannoniere, finalmente vincente. «Carlino» ne ha siglati solo 13, ma gli ultimi quattro sono stati quelli fondamentali per archiviare la pratica Valdiceppo. Assente per quasi tutta la stagione per i cronici problemi alle ginocchia, Santomieri è rientrato nella fase nazionale ed è stato «clutch» come dicono gli americani: decisivo. E così quella bottiglia di spumante stappata e versata sui compagni il capitano se l’è proprio meritata.