Stefano Rabaglietti, domani a Sestu l’Enic Firenze si giocherà la promozione in Serie B. Sensazioni?
«Un po’ di tensione, ma soprattutto c’è tanta voglia di chiudere in bellezza questa stagione. Sappiamo che una vittoria di 3 punti ci farebbe centrare una promozione che a Firenze manca da un bel po’. Sarebbe bellissimo».
All’andata contro Sestu avete perso e soprattutto giocato davvero male. E lei non si è certo espresso al massimo…
«All’andata abbiamo fatto una pessima figura. Per questo abbiamo sete di vendetta, sportivamente parlando. In quella partita il vero valore di questa Enic non si è visto. Ho il ricordo dei miei falli, che mi portarono a giocare pochissimo».
Come sta l’Enic?
«Sta bene. Contro Fabriano abbiamo ripreso per i capelli una vittoria che ci stava sfuggendo. Abbiamo corso e lottato fino alla fine, dimostrando che la condizione fisica c’è nonostante sia giugno e la fatica accumulata tanta».
Personalmente, per Rabaglietti quella in Sardegna che partita sarà?
«Una partita che può restituire a Firenze un’immagine bella e positiva. Se ripenso agli ultimi quattro anni, non ho ricordi positivi. I fallimenti di Pallacanestro Firenze ed Affrico mi hanno lasciato molto amaro in bocca. Non solo…»
Prosegua pure.
«Anche la retrocessione della Fiorentina Basket mi ha fatto male. Mi dispiace per come si è concluso il loro cammino».
Una promozione, o sabato o in un eventuale spareggio successivo, che cosa porterebbe in città?
«La possibilità di aprire un ciclo. C’è un’ondata di giocatori fiorentini giovani e soprattutto bravi. Avranno sicuramente delle richieste in futuro, ma poter crescere a Firenze in un campionato competitivo come la Serie B per loro sarebbe una soluzione ideale».
Proprio i giovani sono il segreto di questa Enic.
«Dopo la sconfitta dell’andata sul campo dell’Olimpia Legnaia hanno iniziato un processo di responsabilizzazione. Filippi, Passoni, Nardi e Goretti sono cresciuti esponenzialmente, diventando più sicuri ed ampliando il repertorio tecnico. Anche grazie ai consigli dei vecchi del gruppo come me, Puccioni e Santomieri. Ed i risultati si sono visti».
Che cosa dovrà fare il Rabaglietti “leader” per vincere una partita che vale una stagione intera?
«Il mio obiettivo è quello di trasmettere sicurezza ai miei compagni. Vinceremo a Sestu se saremo concreti, incisivi e senza paura».