L’All Star Game di Firenze si terrà il 12, 13, 14 luglio a Piazzale Michelangelo, e per la North Conference degli Azzurri è stato scelto Alessandro Calamai come coach selezionatore. Sarà costretto a spogliarsi dei panni di allenatore delle giovanili Laurenziana almeno per qualche tempo.
Ma in quel periodo non si dovrebbe andare al mare coach?
“A metà luglio la prassi è mare, ombrellone e spritz ma quest’anno si può fare un eccezione visto che ci sarà un evento pazzesco in un uno dei posti più belli di Firenze; manca il mare è vero, ma puoi sempre sorseggiare un mojito fresco al sole mentre ti godi della buona pallacanestro e la tua bellissima città!”
Che squadra hai in mente per questa 3 giorni?
“Ho in mente un gruppo molto eterogeneo, un mix di giovani e vecchie guardie, tutti con la voglia di vincere e sacrificarsi per il proprio quartiere; la tecnica e il talento non basteranno per essere scelti, ci vorrà soprattutto un gran cuore.”
In panchina ti vedi più Gregg Popovich o Steve Kerr? Che coach Calamai dobbiamo aspettarci?
“Mi vedo più come Kerr, quando giocavo avevo le sue stesse percentuali da tre in effetti…. forse lui appena appena meglio; quando alleno lascio molto spazio al talento e alla creatività dei giocatori, ma sarò anche molto agitato e impulsivo visto che quando l’agonismo scende in campo, bisogna vincere.”
I 12 che sceglierai che caratteristiche dovranno avere? Hai già ricevuto delle candidature e puoi darci qualche anticipazione?
“I miei 12 prima che essere dei buoni giocatori, dovranno essere uomini che in campo “sputeranno sangue” per il proprio rione della North Conference, per gli Azzurri… ho già ricevuto molte richieste per poter giocare e tante anche da ex giocatori che vogliono rimettersi le scarpe solo per questo evento, sarà una squadra dura, tosta e molto molto alta…”
L’All Star Game sarà davvero una festa del basket fiorentino in una location da urlo. Goliardia a parte, esserci ti rende orgoglioso?
“Mi rende orgoglioso eccome e sono onorato di poter allenare la squadra del mio quartiere in un evento così prestigioso, nel luogo dove puoi meglio ammirare un gioiello tra migliori al mondo; spero che ci sia una grande affluenza di fiorentini e non solo, cestiti ma anche semplici curiosi, che possa dare una bella immagine e pubblicità al movimento cestistico fiorentino.”