La forza del destino. Sul quale, a volte, si può comunque influire. E’ il caso della Brandini Claag, uscita sconfitta da Omegna dopo una gara condotta dall’inizio a undici secondi dalla fine. Un incontro nel quale la svolta è stata data dalla decisione di Daniele Casadei di sbagliare il secondo tiro libero. Giusto, in teoria, per far passare secondi preziosi. Sbagliato, in pratica, alla luce di errori e situazioni negative che hanno portato Firenze a lasciare sul campo due punti ormai in tasca.Cosa è successo in quei maledetti 11 secondi?«Non siamo stati bravi a gestire il vantaggio in una gara dominata come ad Omegna. Ho sbagliato il secondo libero e non dovevo decidere di fallirlo apposta, così come non dovevo fare fallo subito dopo. Ma ho visto una palla volante e mi sono buttato. Poi gli arbitri hanno fischiato…».
E il possesso successivo non è stato sfruttato…«Lo abbiamo gestito male, bastava superare la metà campo. Anche se siamo statit bravi a difendere poi su Masciadri, non dovevamo perdere quel pallone».
Messa da una parte la sconfitta, possiamo comunque guardare positivamente alla prestazione di Omegna? «Stiamo lavorando bene e queste prime tre gare stanno dando ottime indicazioni. Abbiamo battuto Bologna, che ha iniziato alla grande questo campionato, e Ferrara, squadra neopromossa che ha entusiasmo e basi solide e che non sta certo deludendo le attese. Poi abbiamo dominato sul parquet di una protagonista della serie, come Omegna. Dobbiamo sapere cogliere gli spunti positivi e continuare a lavorare quotidianamente in palestra, come stiamo facendo adesso».
Alla fine, quella che hai preso è comunque una decisione importante, prerogativa dei leader. Ti senti ormai calato in questo ruolo?«Lo accetto con piacere, che mi sento di condividere con i più anziani del gruppo, Caroldi e Rabaglietti. Ascoltiamo positivamente anche i suggerimenti di Capitanelli e del capitano, Max Sanna. Siamo un gruppo molto unito e questa sarà la nostra forza. Lavorare duro in allenamento per vincere in partita. Una ricetta semplice, ma è la nostra».
Domenica arriva Lucca. Altro impegno notevole?«Si tratta di una squadra molto forte, con ottime garanzie come Parente e Barsanti, veri e propri crack come Santarossa o giocatori decisivi come Banti e Casagrande. Ha allestito un ottimo organico, ma ce la giocheremo a viso aperto con il sostegno del nostro pubblico. Venite al Mandela, domenica prossima, e vi divertiremo».
FONTE: Leonardo Bartoletti – La Nazione Ed. Firenze