Ed ora rotta verso la Serie B. Non si può più nascondere l’Enic Firenze. Dopo la vittoria di sabato scorso che ha spalancato le porte degli spareggi nazionali, in casa Pino Dragons si respira un’aria piacevole. La soddisfazione per la stagione di alto livello portata avanti dalla squadra di Lapo Salvetti è testimoniata dalle parole Luca Borsetti. Il primo bilancio del presidente della società biancorossa è presto fatto: «Sono estremamente soddisfatto per il lavoro svolto dalla prima squadra – sintetizza Borsetti -. Adesso non avrebbe senso non cercare con tutte le forze di centrare la promozione in Serie B. Ci proveremo fino alla fine. Se siamo a questo punto devo ringraziare Stefano Gabbrielli, che con Enic non ci ha mai fatto mancare il sostegno per portare avanti il progetto. In città Enic si è consolidato come marchio e partner di primo piano del basket cittadino».
Dopo l’ultima giornata del girone promozione che si giocherà domenica prossima, il Pino avrà due settimane di pausa per preparare l’esordio nel nuovo raggruppamento degli spareggi nazionali. La prima partita sarà in trasferta contro la Janus Fabriano (30 aprile o 1 maggio), che così come l’Enic ha firmato la qualificazione. Da stabilire ancora quale squadra sarda (la vincente di Su Stentu Sestu ed Esperia Cagliari, per ora sulla’1-0) e quale ligure (la vincente di Sarzana-Spezia, al momento sul 2-1) completeranno lo scenario. Sei partite (andata e ritorno), la prima classificata sarà in Serie B, mentre la seconda avrà a disposizione un nuovo spareggio secco (in campo neutro in data 11 giugno) per compiere il salto di categoria. «La crescita dei tanti giovani fiorentini che abbiamo lanciato è l’aspetto che mi rende più orgoglioso – prosegue Borsetti -. Giovani che affrontano anche l’impegno dell’Under 20 elite, che vuole tornare alle finali nazionali. Anche a questo teniamo molto. Questo cammino è nato grazie alla buona eredità degli anni di Riccardo Paolini, che ci ha fatto vedere un modo diverso di fare basket, dove contano lavoro e prospettiva sul lungo periodo».
Da La Nazione 12/04/2016