Ancora disco rosso alla Lazzeri per la Computer Gross. La squadra di coach Quilici cede infatti al forte Acmar Ravenna dopo una partita che, al di là del risultato finale, conferma comunque la solidità del gruppo biancorosso capace di mettere in campo non solo valori tecnici ma anche agonistici e caratteriali. Peccato che manchi l’acuto finale, quello che è parso prima impossibile e poi a portata di mano. Due le componenti fondamentali del ko. La prima è tecnica e si chiama Ravenna. La squadra romagnola dimostra non solo il valore tecnico che tutti conoscono ma anche un gran cinismo. Non c’è mai un errore biancorosso, infatti, che Ravenna non punisca puntualmente e non a caso l’Use insegue sempre nel punteggio arrivando solo ad un soffio dal coronare la grande rimonta. La seconda chiama in causa l’arbitraggio. Siamo a fine terzo periodo e, dopo un fallo di Delli Carri, arriva un tecnico alla panchina empolese. Daniele Quilici fa semplicemente notare che anche sull’altra panchina c’è spesso gente in piedi e l’arbitro pensa bene di cacciarlo subito dal campo. Un episodio che pesa come un macigno e che soprattutto indirizza la partita.
Ravenna tira infatti 6 tiri liberi mentre il vice Alessio Fioravanti prende le redini della squadra e l’Use mette in campo energie non solo tecniche ma anche nervose. Dal meno 17 si arriva fino al meno 1, grazie anche a Manetti che irrompe nel match con due pesantissime bombe (una anche con fallo) ma i convulsi minuti finali non premiano il grande cuore Use. Vince Ravenna 85-88, anche se la squadra biancorossa esce fra gli applausi del pubblico empolese.
USE COMPUTER GROSS
Falchi 5, Mariotti 22, Manetti 7, Ravazzani 19, Italiano 13, Terrosi 11, Delli Carri 4, Berni, Giovannetti ne, Falconi 4. All. Quilici (ass. Fioravanti)
ACMAR RAVENNA
Amoni 25, Bedetti 10, Ricci 3, Rivali 10, Locci 6, Frigoli, Penserini 3, Broglia 2, Cernivani 18, Cicognani. All. Giordani
Parziali: 18-25; 37-43; 58-68
Arbitri: Piram di Rosignano e Bellucci di Livorno