Il presidente della Pallacanestro Firenze analizza su Basketinside.com la passata stagione che ha visto la salvezza della squadra gigliata al primo turno dei playout contro la Virtus Siena. “Sicuramente abbiamo fatto meglio di quanto potevamo fare ma abbiamo fatto delle valutazioni errate circa la capacità di alcuni giocatori di reggere questa DNA” sottolinea Borsetti.
FIRENZE – Ad oggi, 11 Giugno 2012, il campionato della DNA 2011/2012 non si è ancora concluso per Trieste e Chieti, impegnate nella lotta per l’ultimo posto vacante del la LegaDue.
Ma quasi tutti i verdetti sono stati definiti per molte squadre che hanno ordinato il rompete le righe con chi già si gode il sole in qualche spiaggia e chi invece si trova davanti al computer o al telefono pronto a intavolare trattative.
Per quanto riguarda la dirigenza della Brandini Firenze, che si è salvata contro la Consum.It Siena un mese e mezzo fa, mi sono trovato con il presidente Luca Borsetti, a cui ho chiesto una disamina sulla stagione della sua Firenze.
BasketInside.com_ Presidente, per cominciare, è necessario chiedere subito un tuo giudizio sulla stagione 2011/2012 dei biancorossi.
Luca Borsetti_ Sicuramente abbiamo fatto meglio di quanto potevamo fare ma abbiamo fatto delle valutazioni errate circa la capacità di alcuni giocatori di reggere questa DNA.
Non voglio andare a cercare scusanti ma certamente il fatto di aver avuto una squadra giovanissima in un campionato che era da scoprire ha portato con sé una serie di difficoltà che però siamo stati bravi poi a superare .
Le difficoltà vanno lette come la sfortuna per quanto riguarda gli infortuni, Rabaglietti prima Giampaoli poi e Scodavolpe con vari acciacchi mentre i rimedi sono gli acquisti fondamentali come Lamma e Bellina.BI_ Quindi giudizio positivo o negativo?
LB_ Il giudizio è sicuramente positivo: il risultato che ci eravamo prefissati lo abbiamo ottenuto ed era quello di restare nella categoria. Va anche tenuto conto che ad un certo punto della stagione era diventato un risultato non più così scontato e senza dubbio c’è anche un po’ di rammarico per non aver raggiunto una posizione migliore, visto anche il talento che la squadra aveva per il lavoro e la voglia che i ragazzi hanno sempre messo in campo.
Il vero valore della squadra lo abbiamo visto probabilmente alla fine del campionato quando abbiamo vinto 7 partite su 8 con risultati molto importanti tra cui Santarcangelo, Siena, Chieti avendo sempre il fiato sul collo, play-out compresi: non sono mai state partite facili vincendo anche negli ultimi secondi, cosa che ad inizio stagione non ci riusciva.
Quindi sicuramente c’è il rammarico di non aver espresso prima questo tipo di gioco, vuoi per sfortuna e inesperienza, ma siamo stati bravi a recuperare. Continua a leggere su Basketinside.com