La passione non si ferma e neppure la palla spicchi… continua a girare fino a quando non sente “il profumo del cotone”. Durante le caldissime e qualche volta tempestose giornate estive, per riprendersi dal caldo bastano una palla, un playground e tanta ma tanta voglia di correre. Di correre, si fa per dire, di saltare non se ne parla, perchè i piedi non si staccano dall’asfalto bollente, di attaccare il canestro con la cattiveria agonistica di Dennis Rodman alle finali del ’98 e di difendere, nemmeno, forse quando mancano due o tre punti alla fine del match, piuttosto si gioca usando solo la sinistra.
Queste sono le strategie che spesso vengono adottate dai giocatori di pallacanestro quando si trasformano in giocatori da campino. Perchè è nei campini che si respira la vera essenza del gioco, che va al di là del caldo asfissiante al di là degli infortuni che ancora ti fanno imprecare tutti i santi del paradiso. Quella voglia irrefrenabile ed inspiegabile, quasi aliena, paragonabile a quella di un bimbo che vuole a tutti i costi gettarsi coi piedi nella pozza nonostante la mamma lo abbia appena redarguito. Una passione quasi masochistica.
Al contrario di quello che le persone possono pensare, “i pazzi” funamboli con questa passione sono molti anche nella nostra città. I pochi campetti di Firenze ospitano ragazzi, bambini e adulti, tutti spinti dalla voglia di basket estivo. Allora perchè non aiutiamo questi piccoli e grandi appassionati che aspirano a diventare giocatori veri e inoltre non sosteniamo anche chi invece gioca solo per il gusto di farlo?
Tutto questo preambolo a che pro? Avete mai visto quei tre campi all’aperto abbandonati in estate tra l’istituto Alberghiero “Saffi” ed il Liceo “Gramsci” in Via del Mezzetta? E’ un peccato che non ne venga valorizzato il potenziale socio-educativo e sportivo, non vi pare? Ma peggio ancora che vengano lasciati in uno stato di degrado. Tutti gli appassionati di pallacanestro, sanno quanto sia difficile trovare un campo in buone condizioni e quindi perchè non approfittare di questi già esistenti? Potrebbero gestirli società sportive della zona, ed è proprio a loro che mi rivolgo con questo post oltre che all’Amministrazione comunale e alle scuole interessate, perchè si possa magari cambiarne la gestione anche solo per il periodo estivo e renderli fruibili ai numerosi appassionati.
Dalle pagine di Basketblog la sfida è lanciata… 3, 2, 1 chi ha il coraggio di prendersi l’ultimo tiro?
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