Enrico Pezzati e Niccolò Catarzi, giocatori dell’Enic Pino Dragons Firenze, classe 1997 (18 anni) sono due dei migliori prospetti nel panorama cestistico fiorentino. Playmaker/guardia entrambi, hanno disputanto nell’under19 elite del Pino le Finali Nazionali, conquistando un risultato ragguardevole per Firenze, prendendosi una medaglia di legno che vale il quarto posto.
Un vostro personale bilancio sulla stagione 2014/15 con la prima squadra.
Niccolò Catarzi: “Sono stati mesi molto pieni e intensi visto gli allenamenti con la prima squadra che a differenza di altri livelli sono molto duri. Allenandosi con loro riesci ad imparare molte cose dai giocatori più grandi”.
Enrico Pezzati: “Nel complesso mi ritengo soddisfatto di questa stagione. Sono rimasto un po’ dispiaciuto come tutti per la mancata qualificazione agli spareggi, ci abbiamo sperato e provato fino all’ultimo ma per questa volta non è andata. Cercheremo di rifarci l’anno prossimo.”
Dai social si percepisce un bel clima di squadra. Parlateci del rapporto coi compagni e il coach.
NC: “Il rapporto che c’è nel gruppo è ciò che ci permette di giocare insieme al meglio. Siamo molto uniti e molto motivati. Tutto lo staff, dall’accompagnatore passando per il preparatore atletico al secondo allenatore, ci motivano al massimo e ci tirano fuori la grinta in ogni situazione. Poi c’è il coach a cui fondamentalmente non interessa altro che vincere, ed è grazie a questo che trova il modo ogni volta per uscire da situazioni critiche. Ci troviamo molto bene, c’è un bel rapporto di scambio di idee che ci permette di migliorare specialmente negli allenamenti.”
EP: “Con coach Lapo Salvetti ho un buon rapporto: mi allena da 3 anni e a parte qualche piccola discussione, come penso sia normale, mi trovo bene. Con i ragazzi che dire? Sono sia compagni di squadra che di vita; la maggior parte di loro viene a scuola con me quindi sono “costretto” a vederli tutti i giorni, e con i restanti se non ci vediamo in palestra, ci vediamo il sabato sera.”
Avete già preso parte a raduni con allenatori delle nazionali giovanili?
NC: “Io sfortunatamente non ho mai fatto esperienze in campo nazionale a differenza di Enrico. Il livello è molto alto ma mi piacerebbe molto confrontarmi con ragazzi che già da anni fanno esperienze ad altissimi livelli.”
EP: “Quest’anno ho avuto la fortuna di fare un raduno della nazionale ed è stata un’esperienza fantastica! È un’emozione che auguro a qualsiasi giocatore. Spero in futuro di avere ancora l’opportunità di ripetere l’esperienza.”
Per quanto riguarda lo studio invece, siete in grado di conciliare scuola e basket o siete un disastro per i prof?
NC: La scuola non è un problema. Ne ho scelto una che a me piace e non mi porta via molto tempo studiare. Ho professori molto comprensibili che aiutano e sono molto disponibili per qualsiasi cosa.
EP: Domanda di riserva? No dai, diciamo che in qualche modo si cerca di tirare avanti, non sono una cima, ma cerco di fare del mio meglio.
Ti ispiri a qualche modello cestistico per migliorare?
NC: “Tralasciando l’Nba e quindi Derrick Rose e Allen Iverson, un giocatore che personalmente mi piace molto è Daniel Hackett…”
EP: “Ci sarebbe una lista infinita di persone a cui ispirarsi. Non ne ho uno in particolare, ma passo le nottate su Youtube a guardarmi i loro video per cercare poi di imitarli, ma mi sto rendendo conto che è impossibile.”
Qual è stato il miglior compagno che avete incrociato in squadra? E l’avversario più forte e difficile da marcare?
NC: “Fra i compagni non ce n’è uno migliore rispetto ad un altro, ma c’è un gruppo di persone che hanno tutti la stessa passione e lottano per fare del loro meglio.”
EP: “Miglior compagno in squadra non lo so, direi tutti, per la maggior parte giochiamo insieme da 3 anni quindi sono la mia seconda famiglia. L’avversario peggiore da marcare è stato Lorenzo Bucarelli (Mens Sana Siena n.d.r.); che difendessi o meno, non cambiava molto, faceva comunque quello che voleva.”
Infine, che cosa avete in mente per il vostro futuro cestistico
NC: “Sicuramente non smetterò mai di giocare a pallacanestro. Spero di continuare ad allenarmi con i ragazzi di quest’anno visto il bel gruppo che si è creato comprendendo la prima squadra che fin da subito ci ha accolto e fatto sentire uniti, guardiamo come finisce l’anno ma per ora non ho nessuna previsione in merito.”
EP: “Non lo so, per ora mi trovo molto bene con compagni e allenatori; vedremo in futuro.”