Chissà se anche quella della Virtus Roma per Guido Saibene sarà una sfida stimolante. Probabilmente lo sarà più di quella che avrebbe dovuto intraprendere a Firenze. Nella prima domenica di agosto, a cinque giorni dall’annuncio dell’ingaggio, si consuma l’addio di Saibene alla Fiorentina Basket. Un dietrofront clamoroso quello dell’allenatore milanese che questa sera ha accettato la proposta di Claudio Toti per allenare la Virtus Roma.
Non vi date un pizzicotto. E non pensate di essere su “Scherzi a parte”. La Fiorentina Basket è di nuovo senza allenatore. Complice il passo indietro del tutto inaspettato di Saibene, arrivato al termine di una domenica surreale, vissuta fra rumors, smentite ed infine chiare evidenze.
La ricostruzione del “caso” è presto fatta. Lo scoppio avviene all’ora di pranzo, quando Mario Canfora – giornalista della Gazzetta dello Sport – su Twitter annuncia la candidatura di Guido Saibene per Roma. Una candidatura forte. Si parla addirittura di un incontro, di un colloquio fra il tecnico milanese ed il patron della Virtus. Dopo i no di Dalmonte e Calvani, Toti è alle ricerca di un tecnico che conosca l’ambiente capitolino. Così nasce l’idea Saibene, che nella capitale ha trascorso sei anni (dal 2002 al 2008) da assistente di Bucchi, Pesic e Repesa. L’idea rapidamente diventa contatto per poi tramutarsi in vero e proprio pressing: Roma ha bisogno di un allenatore e Toti ha deciso che questo sarà Saibene. Paolo Giuliani, agente di Saibene, da prima rassicura la Fiorentina Basket che l’affare con Roma non ha consistenza, poi, di fronte alla scelta di Saibene, a tarda sera è costretto ad annunciare al giemme Antonio Fagotti la dolorosa decisione dell’allenatore milanese. Un passo indietro nella sostanza legittimo, visto che Saibene non aveva ancora messo la firma sul contratto biennale con la Fiorentina, ma che nella forma lascia quantomeno perplessi.
A conti fatti, in questa situazione davvero paradossale nessuno ci ha fatto una bella figura. Di sicuro non Saibene (e nemmeno l’entourage che lo rappresenta), che su Firenze e su questa nuova avventura aveva speso parole piuttosto esplicite e piuttosto affrettate. Nemmeno la stessa Fiorentina Basket però ne esce particolarmente rinforzata. Il ritardo sulla firma del contratto – si dice per motivi burocratici che sarebbero stati sistemati nella prossima settimana – è stato una fatale ingenuità. Fatto sta che ora si riparte da capo. Dalla ricerca dell’allenatore.
Contattato a tarda serata, Saibene si congeda da Firenze con queste parole: “Mi dispiace che sia finita così, ma Roma per me rappresenta un posto speciale. Il mio errore probabilmente è stato quello di non avvertire la Fiorentina della possibilità di allenare la Virtus. Quella di Roma è una opportunità che non mi aspettavo. Ritrovo amici: vado a Roma non solo per me, ma anche per la storia della Virtus e per Toti. A Firenze faccio un grosso in bocca al lupo”.
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